Il 30 marzo 2019, dalle ore 09.00 alle 13.00, presso l’aula magna dell’Istituto F. Corni, in viale Leonardo da Vinci 300 a Modena avrà luogo il convegno dal titolo “Ambiente, clima e migrazioni: capire ed agire sulla base di fatti”.
La tematica affrontata farà emergere la stretta connessione tra i cambiamenti climatici, l’ambiente e il fenomeno delle migrazioni, spesso presentato come a se stante. Infatti il numero delle persone in fuga da fame, siccità e alluvioni crescerà enormemente nei prossimi trent’anni se i Governi non interverranno “con un’azione globale e un piano di sviluppo a lungo termine” per la riduzione dei gas serra nell’atmosfera. È l’allarme lanciato dal rapporto della Banca Mondiale, secondo cui entro il 2050, ottantasei milioni di “profughi ambientali” si sposteranno nell’Africa sub-sahariana, quaranta milioni in Asia meridionale e diciassette milioni in America Latina, per un totale di centoquarantatre milioni di profughi.
Gli esperti della Banca Mondiale affrontano la questione delle migrazioni forzate causate dai disastrosi effetti del surriscaldamento climatico, mettendo in evidenza come le regioni interessate dal fenomeno ospitino più della metà della popolazione del mondo in via di sviluppo, con il 2,8% di abitanti tra quelli a rischio.
Complice di questo disastro è il modello di sviluppo occidentale determinato soprattutto dall’azione delle multinazionali, sempre alla ricerca di compratori diversi, che tende a schiacciare chi è meno sviluppato e ha preoccupanti conseguenze dal punto di vista ambientale.
Tra tutti l’esempio del Ghana e delle sue coltivazioni di pomodoro: era una piccola industria fiorente, fino a che non è stata radicalmente cambiata dai pelati sottocosto italiani ed europei venduti a un prezzo più basso. Una prelibatezza straniera che, supportata dai notevoli contributi europei, ha soppiantato quella locale e portato molta gente a restare senza lavoro. Quella stessa gente che, magari, è salita su un barcone per arrivare in Italia finendo a raccogliere pomodori.
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Patrocinio del Comune di Modena.
Organizzatori:
- Gruppo CEIS
- CEIS Formazione
- Medici per l’Africa – CUAMM Modena
- Legambiente Modena
- ISDE Modena
- Slow Food Modena
- Circolo della Ciambella
- WWF – Emilia Centrale
- UniMoRe- CRID
- Porta Aperta Modena
- Coalizione Clima Modena