“Porteremo i cittadini a palazzo dell’Emiciclo, se la Regione non sarà al nostro fianco con un ricorso al Consiglio di Stato contro la centrale Snam”. Lo ha detto Mario Pizzola, leader dei comitati ambientalisti “No Snam”, aprendo la seconda giornata di convegno dedicata alla battaglia contro centrale e gasdotto. “Oltre la via del ricorso legale, comunque continueremo la nostra battaglia civile e democratica contro un progetto inutile e dannoso per la salute dei cittadini e per l’ambiente” ha proseguito Pizzola. Subito dopo ad entrare nel vivo delle motivazioni che oppongono cittadini e istituzioni del territorio all’insediamento Snam è stata Giovanna Margadonna. “La centrale sorgerà a ridosso della faglia del Morrone, che se dovesse svegliarsi, dopo duemila anni di silenzio, provocherebbe un sisma di una potenza di 6 o 7 gradi della scala Richter – ha spiegato Margadonna – sarebbe un terremoto molto più devastante di quello dell’Aquila, come affermato dall’Ingv”. Ma la contrarietà all’opera della Snam è motivata anche dall’impatto ambientale su un territorio di alto pregio che conta specie rare di flora e fauna e i fumi emessi dalla centrale danneggerebbero irreparabilmente l’ambiente e città come Sulmona e paesi come Pacentro, annoverato tra i Borghi più belli d’Italia. La stessa Margadonna inoltre ha ricordato l’assenza della Valutazione ambientale strategica, mentre la Via (valutazione d’impatto ambientale) è da rifare. Preoccupante appare anche la sottovalutazione del rischio sismico. “In questi anni infine si è sempre più rafforzata la contrarietà di istituzioni e cittadini alla centrale e la sovranità popolare in uno Stato democratico non può essere tradita” ha concluso l’esponente dei comitati ambientalisti.
Più attenzione alle conseguenze della presenza della centrale sulla salute dei cittadini ha chiesto Maurizio Cacchioni, medico sulmonese e rappresentante dell’associazione “Medici per l’ambiente”. “L’emissione di polveri sottili e ossido di azoto hanno un impatto assai grave sulla salute, provocando allergie, asma e bronchite cronica – ha spiegato Cacchioni – di conseguenza queste patologie porteranno a gravi problemi cardiorespiratori”. Ma l’inquinamento ambientale porterà anche effetti gravi sulla catena alimentare, portando ulteriori gravi conseguenze. “Ma sindaci e anche colleghi medici su questi problemi devono farsi sentire di più, devono essere meno tiepidi, ne va della salute di tutti e la realizzazione della centrale sarebbe un’offesa irrimediabile alla nostra salute” ha concluso Cacchioni.
Fonte: https://www.reteabruzzo.com/2019/06/27/snam-ambientalisti-ed-esperti-centrale-avrebbe-conseguenze-irreparabili-su-ambiente-e-salute/