Negli anni moltissime pubblicazioni di Enti, associazioni, singoli scienziati ed altri hanno riguardato gli effetti sanitari legati all’esposizione a varie noxae ambientali. Più difficile è trovare revisioni su singole patologie che prendano in considerazione tutti i fattori di rischio ambientali.
Queste pubblicazioni, qualora presenti, non sono di solito diffuse al grande pubblico e rimangono nei circuiti degli esperti.
Da qui è nata l’idea di raccogliere le evidenze sul contributo dei fattori ambientali all’insorgenza di alcune patologie molto diffuse, come quelle cardiovascolari o respiratorie croniche, o che destano particolare preoccupazione, come i tumori infantili o le malformazioni congenite, per allargare le conoscenze, ma anche e soprattutto per stimolare una riflessione su quanto la nostra salute sia intimamente connessa con la qualità delle matrici ambientali di supporto alla vita: l’aria, l’acqua, il suolo, gli alimenti.
Gli autori del libro, tra i massimi esperti a livello nazionale ed internazionale sul tema ambiente e salute in generale e sugli argomenti che hanno approfondito, sono mossi da una grande passione per il loro lavoro, senza la quale non avremmo potuto realizzare questa preziosa opera volontaria. Gli stessi autori hanno voluto coinvolgere nel progetto e nella redazione dei vari capitoli anche medici in formazione.
La competenza dei redattori dei capitoli ed il livello di approfondimento dei vari temi rendono il testo utile per i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, gli specialisti e gli studenti in medicina nondimeno la scelta di utilizzare un linguaggio semplice e accessibile consente di estendere la lettura del testo anche ad un pubblico di “non esperti”.
Ciascun capitolo contiene delle indicazioni relative ai fattori di rischio individuati per la patologia specifica, alle modalità di esposizione e alle possibili misure di prevenzione.
Pur nella consapevolezza che i problemi ambientali richiedono politiche urgenti di mitigazione e azioni a livello internazionale e nazionale, crediamo che ciascuno di noi possa fare la propria parte. Dalla lettura dei diversi capitoli emerge chiaramente come molti fattori di rischio siano comuni a tante patologie e come ciascuna patologia tra quelle prese in considerazione riconosca diversi fattori di rischio ambientali che sono tra loro strettamente collegati.
In altre parole emerge il tema della “complessità” sia nell’interpretazione dei risultati di studi e ricerche che (e soprattutto) nell’indicare le soluzioni più efficaci nel breve e lungo periodo.
Emerge altresì come ciascuno di noi, adottando dei comportamenti salutari (come quello di ridurre il consumo della carne, mangiare cibo biologico, non fumare, utilizzare per quanto possibile solo prodotti naturali, dalla casa ai cosmetici, dai detersivi ai vestiti etc.), possa contribuire a ridurre l’inquinamento ambientale e quindi proteggere la salute collettiva.
D’altronde la maggiore consapevolezza dei rischi ambientali, tra cui quello della estrema riduzione della biodiversità e della possibile estinzione della vita umana, che viene ormai considerata dagli scienziati di tutto il mondo un esito fatale se non riusciremo a cambiare totalmente modello di sviluppo, dovrebbe spingere tutti i cittadini alla rivendicazione di ambienti di vita e di lavoro più sani, anche attraverso una maggiore partecipazione al dibattito e alla vita politica, nonostante le difficoltà che tutti conosciamo.
L’aver evidenziato come la prevenzione delle malattie di cui tutti abbiamo esperienza diretta, per averle subite, o indiretta, per averle vissute in famiglia o tra gli amici, è realmente capace di evitarle, può fornire una motivazione in più per adottare scelte più consapevoli e responsabili sia a livello individuale che sociale.