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Cambiamenti climatici, pandemie e Recovery: occorre un diverso modello di sviluppo compatibile con la salute e l’ambiente. L’Italia abbia il coraggio di fare scelte lungimiranti e a favore delle nuove generazioni.

Dopo aver inviato una lettera al Presidente del Consiglio Prof. Draghi e ai Ministri competenti, il gruppo di docenti, ricercatori, scienziati e operatori impegnati nell’area tematica ambiente e salute ha deciso di approfondire alcuni degli argomenti di principale interesse del Piano nazionale grazie al quale sarà possibile ricevere le risorse economiche europee del Recovery Plan.

Le proposte sono state illustrate al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Onorevole Bruno Tabacci, durante un incontro on line e inviate a tutti i Ministri competenti e alle Commissioni parlamentari.

La delegazione che ha incontrato Tabacci ha avanzato al rappresentante del Governo alcune proposte concrete in merito alle prossime scelte politiche riguardanti la transizione ecologica, la salute, la formazione, la mobilità e l’agricoltura sostenibile.

“Il rilancio e la riorganizzazione della medicina territoriale è una priorità assoluta – hanno dichiarato i promotori del documento- ce lo sta insegnando la pandemia: nelle Regioni dove è forte e organizzata la medicina del territorio, si è reagito meglio alle difficoltà generate dal Covid-19. Il principale obiettivo del Piano deve essere quello della tutela delle matrici ambientali di supporto alla vita e della biodiversità, a cui tutto il piano deve inevitabilmente adeguarsi. Occorre dare priorità a progetti che portino a una reale, concreta e immediata de-carbonizzazione (riduzione delle emissioni di gas climalteranti almeno del 7.5% l’anno a partire dal 2021) e contestuale riduzione dell’inquinamento atmosferico, attraverso il ricorso alle fonti rinnovabili di energia, in particolare eoliche e solari, senza facilitare passaggi intermedi verso il consumo di metano o di biomasse.

“Il Sottosegretario si è dimostrato interessato alle nostre proposte – concludono i promotori del documento- consapevole che il PNRR rappresenta un’occasione irripetibile per delineare il tipo di società che si vuole lasciare alle prossime generazioni e per fissare alcune fasi salienti di questo percorso di riconversione ecologica delle attività umane. Siamo certi che si farà portavoce in tutte le sedi istituzionali delle proposte su ambiente e salute”.

Per approfondire il documento e le schede tematiche:

Abstract

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