Abbiamo inviato una lettera aperta al Presidente della FNOMCEO (Federazione Nazionale degli Ordini dei medici e degli odontoiatri) per chiedergli di costituire una task force medica per la pace e la salvaguardia climatica.
L’attuale crisi bellica, infatti, è il risultato dello stesso modello di sviluppo che ha inquinato il Pianeta e prodotto un’economia basata sulle fonti fossili e sull’industria delle armi, anche nucleari.
Di fronte a questi eventi e alle conseguenze che si prospettano – dal potenziale uso di ordigni nucleari alla riproposizione di fonti energetiche fossili che aggraverebbero la crisi climatica e i danni alla salute- pensiamo sia importante sollecitare la classe medica e gli scienziati di tutto il mondo, affinché si prenda posizione e si facciano forti pressioni sui Governi per la sospensione immediata del conflitto e per l’attuazione dei programmi di transizione ecologica.
La guerra, oltre alle note conseguenze sanitarie e socio-economiche, determina anche inevitabili danni ambientali collaterali e potrebbe portare ad un’involuzione del percorso di abbandono delle fonti fossili in favore delle fonti rinnovabili a basso impatto sulla salute.
Invitiamo quindi la FNOMCEO a promuovere in Italia e in Europa un’iniziativa che valorizzi il ruolo dei medici per contrastare l’emergenza bellica senza dimenticare le criticità climatico ambientali e sociali attraverso un raccordo con i colleghi russi. Ricordiamo che furono medici russi e americani a promuovere l’IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War), ottenendo il premio Nobel per la Pace nel 1985.
CLICCA QUA PER LEGGERE LA LETTERA APERTA