Mettiamo a disposizione di GKN le nostre competenze per un percorso di formazione su prevenzione primaria ambientale: giustizia climatica e giustizia sociale vanno di pari passo
L’inquinamento e le sostanze chimiche tossiche causano ogni anno almeno nove milioni di morti premature, il doppio del numero inflitto dalla pandemia di Covid-19 durante i suoi primi 18 mesi. Gli effetti del cambiamento climatico colpiscono le vite di miliardi di persone in tutto il mondo, nonostante gli sforzi per ridurre i rischi, con un riscaldamento globale di 1,5 ºC.
L’osservazione di quanto avvenuto nelle vertenze ambientali in Italia – per esempio a Terni sull’ acciaieria, a Gubbio sui cementifici, ma anche a Taranto e in molti siti inquinati in Italia- evidenzia che senza un lungo lavoro di formazione/autoformazione con i lavoratori e le lavoratrici degli impianti, le battaglie ambientali sono destinate, salvo rare eccezioni, alla sconfitta quando non alla irrisione o addirittura alla esecrazione, avendo una base sociale troppo ristretta e mancando, nella loro ideazione, proposizione e sviluppo dell’apporto dei lavoratori stessi.
L’Associazione Medici per l’Ambiente-ISDE Italia propone di aprire una discussione con il collettivo di fabbrica GKN e con le molte realtà che vi fanno riferimento e mette a disposizione competenze ed esperienze per realizzare percorsi di autoformazione e formazione sulla prevenzione primaria ambientale con i lavoratori e sperimentare nuove e più inclusive modalità di gestione delle vertenze ambientali.
Per questo parteciperemo e invitiamo a partecipare alle manifestazioni che si svolgeranno in molte città italiane per lo Sciopero Globale per il Clima indetto dai Fridays for Future venerdì 25 marzo, e alla manifestazione nazionale di convergenza dei movimenti promossa dal Collettivo di fabbrica GKN sabato 26 marzo a Firenze.