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In Italia ogni anno ci sono oltre 80.000 decessi prematuri a causa di quello che respiriamo, il 40% è causato da ciò che si respira in ambienti confinati (case, uffici, mezzi di trasporto), il resto all’ esterno.  

Non solo malattie respiratorie come asma e bronchite, ma anche quelle cardio-vascolari , come  infarto del miocardio, ictus ed emorragia cerebrale dipendono anche da ciò che respiriamo. Per il Covid, nel  2020 in Italia sono morte 75mila, 60mila nel 2021, di meno di quanto faccia l’ inquinamento ogni anno e da parecchi anni. Non dimentichiamo i bambini: l’ Italia ha il triste primato europeo di tumori pediatrici (leucemie, tumori cerebrali, linfomi) e questi sono più frequenti nelle aree più inquinate del Paese. Da non ultimo l’ inquinamento correla direttamente con i disturbi neurologici dello sviluppo e in particolare con l’ autismo, che continua ad aumentare e interessa oggi un bambino su 77.

Come possiamo far finta di niente? Che ruolo può avere il medico? Come possiamo informare la popolazione su questi rischi? Cosa possiamo fare per cambiare questo stato di cose?

Il convegno ha cercato di rispondere a queste domande e confidiamo che altri ne seguano su questi temi, che sono di primaria importanza.

Ringraziamo l’Ordine dei Medici di Udine per aver accettato la proposta della sezione Friuli Venezia Giulia di ISDE-Medici per l’ Ambiente di indire questo convegno, per mettere al corrente  medici e odontoiatri sulle problematiche ambientali, che hanno un enorme impatto sull’organismo e sul metabolismo, con importanti ricadute sulla salute di tutti.

Questo volume raccoglie le relazioni presentate e soprattutto i dibattiti che le hanno seguite e  può essere  richiesto gratuitamente scrivendo a: info@associazionealpi.com.