ISDE condivide l’appello promosso dal Comitato “Marcia stop pesticidi” contro le deroghe per l’utiizzo del Clorpirifos. Il Clorpirifos è un pesticida e insetticida organofosfato.
L’esposizione, anche a basse dosi, di Clorpirifos è pericolosa ed è stata associata a disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini, con aumento del rischio di autismo, perdita della memoria, disturbo di deficit di attenzione ADHD e diminuzione del Q.I. I bambini sono particolarmente a rischio perché il loro cervello è ancora in fase di sviluppo. Numerosi studi hanno dimostrato che il Clorpirifos è un interferente endocrino, ma è anche associato a disturbi metabolici, all’infertilità maschile, tumori al seno e ai polmoni. È stato inoltre dimostrato che l’esposizione al Clorpirifos danneggia il DNA. Questo insetticida sistemico è responsabile anche dello sterminio degli insetti utili e dell’avvelenamento e conseguente riduzione degli uccelli che se ne cibano.
Il clorpirifos e il clorpirifos-metile, dalla fine di gennaio 2020 non sono più legali nell’Unione Europea. La decisione di eliminare Clorpirifos e Clorpirifos metile è stata presa dallo Scopaff (Comitato permanente per le piante, gli animali, gli alimenti e i mangimi) a conclusione di una vicenda che, tra un rinvio e l’altro, andava avanti da anni.
Eppure, malgrado l’UE ne abbia vietato l’impiego a partire da gennaio 2020, è ancora utilizzato in Veneto, grazie a deroghe, contro alcuni insetti dannosi. Tutto questo in una regione che è sommersa dai pesticidi: nel 2021 ne sono stati venduti qualcosa come 15,8 milioni di kg, pari a 3,26 kg per ogni abitante.
Preso atto dei gravissimi effetti che l’esposizione a queste sostanze causa sulla salute pubblica e sugli ecosistemi, CHIEDIAMO CHE SIA RISPETTATO IL DIVIETO di utilizzo del Clorpirifos senza deroga su tutto il territorio e che siano bloccate e vietate tutte le deroghe come pratica di aggiramento dei divieti.