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Tutti i relatori hanno evidenziato il grosso rischio ambientale che si correrebbe con questa acciaieria, che stravolgerebbe le intere lagune e modificherebbe l’habitat di fauna e pesci, con risalita del cuneo salino e rimescolamento dei fanghi ricchi di mercurio che sono stati depositati nel corso degli anni. La ditta Danieli, che costruirà l’acciaieria, ha rimarcato che questo sarà un impianto green, che rispetta le normative dei paesi del nord Europa, attualmente le più restrittive del mondo e si è dichiarata disponibile a confrontarsi con il comitato del NO e con la popolazione.  Come sempre queste scelte vanno confrontate con la popolazione, la quale deve essere messa al corrente dei progetti con delle valutazioni scientifiche, le uniche che sono libere da pregiudizi e condizionamenti.