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Maria Filomena Valentino, pediatra e Vicepresidente ISDE Taranto ha pubblicato questo articolo sulla rivista Il Cesalpino n.58 del 2023.

L’articolo intende analizzare alla luce dei dati scientifici quello che al momento conosciamo circa i rischi da esposizione alla plastica nelle nostre attività quotidiane. L’ubiquitarietà delle particelle di plastica, le dimensioni delle stesse, l’impossibilità di eliminarne l’uso, la degradazione spontanea in ambiente di questo materiale che può avvenire in centinaia anche migliaia di anni, e i danni che già sono evidenti negli ecosistemi marini ed acquatici danno ragione della complessità del problema. Sempre più emergente è la preoccupazione della tossicità endocrina indotta soprattutto dagli additivi usati nella produzione della plastica.

Vi sono prove crescenti di bioaccumulo di microplastiche (MP) con conseguente anomalie endocrine, tossicità riproduttiva, disbiosi del microbiota intestinale e risposte immunologiche difettose nei roditori, e negli animali da esperimento, meno sull’uomo. L’identificazione delle conseguenze avverse delle MP sul sistema endocrino dei mammiferi è una grande sfida a causa dei loro livelli in rapido aumento negli ecosistemi sia terrestri che acquatici.

Le prove scientifiche più recenti evidenziano inoltre il ruolo del compartimento respiratorio come importante fonte di esposizione umana ai MP ed è possibile che individui vulnerabili siano a rischio di sviluppare malattie respiratorie in seguito alla loro presenza negli ambienti in cui vivono o lavorano.

Una nota a parte andrebbe riservata all’esposizione a NMP in età pediatrica ed in particolare nei primi 1000 giorni.