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Il numero di Extraterrestre, il supplemento de Il Manifesto, di questa settimana dedica un ampio servizio alla situazione di Spinetta Marengo, frazione del comune di Alessandria, dove sorge l’unico sito attualmente produttivo di polimeri fluorurati impianto in Italia. Nell’ambito di questo approfondimento si colloca l’ìintervento di Francesco Romizi (resposnabile comunicazione ISDE Italia).

Tumori, malattie respiratorie e cardiache tra le persone che vivono vicino alla fabbrica

Spinetta Marengo è un piccolo borgo alle porte di Alessandria. Settemila abitanti con un unico grande problema: la presenza nel suo territorio dell’azienda belga Solvay. In questa fabbrica, nel corso degli ultimi decenni, si è prodotto di tutto: dagli acidi forti come l’acido solforico o l’acido fluoridrico, fino agli attuali fluoroderivati. Vengono prodotti anche i cosiddetti elastomeri fluorurati (usati nel campo aerospaziale, nelle applicazioni militari e per la fabbricazione di fibre ottiche) per i quali c’è la necessità di utilizzare PFAS.

Il diffuso problema ambientale derivante dalla fabbrica è stato per troppi anni dimenticato. Molte, troppe, famiglie raccontavano dei propri parenti scomparsi per colpa del cancro. La contaminazione continuava e si arricchiva con nuove sostanze, tra cui, appunto, i PFAS. In passato pochissime persone avevano tentato, senza successo, di richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica e della politica su un problema grave e noto.

Tra il 2007 e il 2008, c’è stata la richiesta da parte di una nota catena di supermercati di acquistare il terreno poco lontano dalla fabbrica e dismesso da molti anni, per costruire nuovi edifici commerciali. Per avere le autorizzazioni necessarie si condussero le analisi della falda acquifera. I risultati ottenuti fecero impallidire le autorità e la popolazione: nella falda superficiale e nei terreni giaceva l’eredità di decenni di incuria ambientale.

Ebbe inizio un processo volto a stabilire di chi fosse la responsabilità dell’inquinamento storico e di quello in corso. Il processo si è concluso nel 2019 con la condanna dei dirigenti della Solvay per disastro ambientale colposo. Nel 2017 , tra l’altro, il Comitato STOP Solvay, (di cui fanno parte, tra gli altri, ISDE, Greenpeace e Legambiente) ha lavorato con un gruppo di giornalisti della televisione nazionale belga per realizzare un’indagine sulla quantità di PFAS presente nel sangue di una cinquantina di persone, abitanti sia a Spinetta Marengo che ad Alessandria.

Ma cosa sono i PFAS? Le sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate (PFAS), oltre 4 700 in numero, sono un gruppo di sostanze chimiche artificiali ampiamente utilizzate, che nel corso del tempo si accumulano negli esseri umani e nell’ambiente. Sono note come “sostanze chimiche permanenti”, in quanto sono estremamente persistenti nel nostro organismo e nell’ambiente. Possono avere effetti negativi sulla salute come danni al fegato, malattie della tiroide, obesità, problemi di fertilità e cancro.

L’indagine a Spinetta, mirata a ricercare la presenza di sei particolari PFAS, ha purtroppo fornito i risultati attesi. Nel sangue di molti degli abitanti che si sono sottoposti al test i livelli di PFAS sono alti. A volte molto alti.

La ricerca ha evidenziato un incremento del 19% delle patologie tumorali, in particolare del polmone, della pleura e dell’apparato emolinfopoietico, rispetto al resto del territorio alessandrino e piemontese. Dati che si differenziano a seconda delle malattie specifiche con punte del +75% rispetto ai dati regionali per quanto riguarda i mesoteliomi pleurici e +76% per tumore al rene. Inoltre nei maschi si è riscontrata una incidenza di oltre il doppio per quanto riguarda i tumori epatici e delle vie biliari e nelle neoplasie al pancreas; nelle donne vi è un raddoppio di ricoveri per leucemie.

Tra le patologie non tumorali risultano incrementi di ricoveri per malattie dell’apparato cardiocircolatorio, respiratorio e apparato genitourinario. In particolare lo studio sottolinea un +22% di malattie endocrine, +50% di casi di ipertensione, +56% di infarti del miocardio, +29% per insufficienza renale, +36% per malattie ematologiche, +22% di malattie cutanee, e molte altre. Infine, le valutazioni effettuate nel sottogruppo costituito dai bambini hanno messo in evidenza un aumento dei ricoveri per malattie neurologiche con un incremento dell’86%.

Per tutte queste patologie si nota un andamento crescente in base alla durata della residenza. Dati che definire allarmanti è poco. Per questo, Vincenzo Cordiano, medico ISDE esperto di PFAS ha dichiarato:” I PFAS sono una minaccia eterna alla biodiversità planetaria. Sono un’emergenza sanitaria in Italia per questi killer indistruttibili. I responsabili dell’inquinamento ambientale devono bonificare subito subito l’area. ”  

Francesco Romizi