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Quotidiano Sanità, la più diffusa rivista d’informazione medica online, ha dedicato un articolo al nostro progetto regionale di inserire alcune lezioni sull’inquinamento atmosferico durante il corso di specializzazione per medici di famiglia. Siamo molto grati a CEFORMED e in particolare ai dottori Fabrizio Gangi e Luigi Canciani per aver accolto la proposta di ISDE – Medici per l’Ambiente FVG di inserire le lezioni nel corso di studi. Confidiamo che questa nostra proposta venga recepita anche nei prossimi anni.

“Un grande traguardo”, commenta Mario Canciani, presidente dell’Isde Friuli Venezia Giulia, che ha sostenuto la richiesta dell’Omceo di Udine presso la Regione. “Questa novità ci permette di fare formazione, creare consapevolezza e cultura tra i medici su come riconoscere gli inquinanti e come evitarli. Nelle lezioni verranno presentate conoscenze scientifiche e le ricadute pratiche sul lavoro di ogni medico”.

  Inserire fra le attività didattiche del corso di formazione specifica in medicina generale della Regione del Friuli Venezia Gilia un programma che parli di “inquinamento e salute”. È ciò che l’OMCeO di Udine è riuscito ad ottenere dopo una serie di approfondimenti sul tema dell’inquinamento e un lungo processo di sensibilizzazione che ha visto protagonista, in questi anni, anche Mario Canciani, medico chirurgo allergo pneumologo e presidente Isde Friuli Venezia Giulia, che oggi, a Quotidiano Sanità, illustra il valore di questa novità per il corso di formazione specifica in medicina generale del FVG, che è partito come progetto pilota nel 2022 ed è diventato strutturale per il biennio 2023 e 2024.

“Partiamo da due dati importanti, che non possiamo ignorare. Quella che sembrerebbe un’isola felice come Udine, in realtà non lo è, soprattutto a causa delle montagne circostanti che creano una sorta di barriera che impedisce il rimescolamento dell’aria”, spiega Canciani. “Udine è più inquinata di Trieste, che ha due volte e mezzo gli abitanti del capoluogo friulano. Inoltre, altro fatto importante, fra i medici, specialmente i più giovani, manca consapevolezza sul tema dell’inquinamento e le loro conseguenze, in particolare sui pazienti nei primi anni di vita e sui pazienti cronici”.

“Lo scopo del nostro impegno promosso dall’OMCeO di Udine è quello – continua il presidente Isde Friuli Venezia Giulia – di far dialogare i medici con i loro assistiti sui danni da inquinamento, così come già si parla di alimentazione, di ipertensione, ecc. Per fare questo, abbiamo testato attraverso un questionario i nostri iscritti su quanto sono informati sul tema inquinamento. Dai risultati è emerso che molti dei medici che hanno risposto alle domande non sapevano nulla di più di un comune cittadino, motivo per cui che ci ha permesso di creare studi e meeting fino al punto di riuscire ad inserire fra le attività di specializzazione dei futuri mmg anche un capitolo di formazione dal nome inquinamento e salute”.

Grazie a tutto questo lavoro, la scuola di specializzazione di formazione specifica in medicina generale della Regione del Friuli Venezia Giulia ha chiesto all’Ordine dei medici di Udine la disponibilità di aprire delle sessioni di studio sulla formazione agli specializzandi.

“Nelle lezioni – chiarisce Canciani – verranno presentate conoscenze scientifiche e le ricadute pratiche sul lavoro di ogni medico. Inoltre, viene ricordato il codice deontologico medico, che prevede come dovere del medico quello di essere attento all’ambiente e alle sue ricadute sulla salute. Il programma tratta prima di tutto una conoscenza generica sugli stati generali degli inquinanti, quali sono e come si riconoscono, a seguire le malattie che ne derivano e cosa si può fare per contrastare l’inquinamento”.

Fonte: https://www.quotidianosanita.it/friuli_venezia_giulia/articolo.php?articolo_id=118311