Un rapporto EPHA – European Public Health Alliance – ricostruisce le più recenti conoscenze in merito al cambiamento climatico e ai suoi effetti, per indicare la strada da intraprendere in una logica One-Health per fronteggiare situazioni sempre più difficili.
Il cambiamento climatico è in atto. La combustione di combustibili fossili e l’intrappolamento atmosferico dei gas serra stanno avendo un impatto sul nostro clima e sulla salute pubblica.
Il Gruppo intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici (IPCC) ha avvertito nel suo sesto rapporto pubblicato all’inizio del 2023, che il cambiamento climatico ha già causato una significativa morbilità e mortalità, aumentato il rischio di malattie infettive ed è stato associato a una diminuzione della salute mentale. Ha aggiunto che 3,3-3,6 miliardi di persone a livello globale vivono in contesti altamente vulnerabili ai cambiamenti climatici.
La vulnerabilità è spesso il risultato di processi sociali a lungo termine, che influenzano la capacità della popolazione di far fronte ai cambiamenti nel presente. Riconoscere la vulnerabilità e la sua variabilità in tutte le decisioni e le azioni intraprese è cruciale, poiché gli effetti del cambiamento climatico non si sentono allo stesso modo tra le diverse popolazioni.
La vita su questo pianeta, compresa la vita umana, le società e la civiltà, si basa su un delicato equilibrio di processi naturali che creano un pianeta vivibile. La salute umana non può essere separata dai sistemi della Terra, compresa la salute animale e ambientale.
Questo approccio riconosce che le attività umane stanno cambiando i fattori ecologici con conseguenti cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, inquinamento, processi biochimici alterati e scarsità di risorse. Queste interruzioni alla fine influenzano ogni aspetto della salute e del benessere umano, che si tratti di alterare la qualità dell’aria e dell’acqua o della nostra esposizione a pericoli naturali e malattie infettive.
La recente Dichiarazione di Budapest del luglio 2023 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) si basa su questa interazione di salute e ambiente. Rendendosi conto che c’è una tripla crisi ambientale di cambiamenti climatici, inquinamento ambientale e perdita di biodiversità, l’OMS ha evidenziato “le interdipendenze tra la salute degli esseri umani, degli animali, delle piante e degli ecosistemi in generale e… l’urgente necessità di ridurre le pressioni sulla biodiversità e ridurre il degrado ambientale per ridurre i rischi per la salute”.
L’invito all’azione di questa dichiarazione è onnicomprensivo: “Sottolineando che, in un mondo interdipendente, affrontare con successo sfide complesse e multidimensionali richiede un’azione urgente, inclusiva, intersettoriale e trasformativa… come sostenuto dagli approcci One Health e Planetary Health”.
Il cambiamento climatico è una crisi di salute pubblica e, per proteggere la salute, è necessario concentrarsi sulla giustizia. La giustizia nel cambiamento climatico assume molteplici forme, tra cui la giustizia sociale, la giustizia internazionale e la giustizia intergenerazionale.