Ventuno realtà del territorio hanno deciso di alzare la voce in difesa del servizio sanitario nazionale, coinvolgendo la cittadinanza per spiegare perché è così importante per tutti e chiedendo che vengano affrontati i problemi cronici che affliggono la sanità pubblica.
La neonata Alleanza Bresciana – questo il nome scelto dalle associazioni fondatrici – comincia dalle liste d’attesa, «affinché si possa accedere alle prestazioni nei modi e tempi giusti e senza ricorrere al pagamento di visite ed esami», dai medici di famiglia, dei quali va garantita «una presenza adeguata», e dalla disponibilità e facile accessibilità dei servizi pubblici. L’intenzione è quella di fare pressione affinché questi obiettivi siano raggiunti, sensibilizzare i bresciani su questa crisi «che sta mettendo in discussione i principi fondamentali di universalità, di uguaglianza, di equità e di gratuità» e sostenere le iniziative locali di difesa del servizio sanitario nazionale, come le Case della Comunità.
Hanno fondato l’Alleanza ACLI provinciali Brescia, Associazione Marco Cavallo, Associazione Medici per l’Ambiente ISDE Italia – Brescia, ANTEAS Brescia, AUSER Rete Territoriale di Brescia, CGIL Camera del Lavoro di Brescia, SPI Sindacato Pensionati Italiani CGIL di Brescia, Funzione Pubblica CGIL di Brescia, CISL Brescia Segreteria, Funzione Pubblica CISL Brescia, FNP Pensionati CISL Brescia, Connettere Salute, Forum del Terzo Settore di Brescia, Medicina Democratica Brescia, UIL Brescia Segreteria, UNEBA Brescia e UPIA Brescia. Si sono unite successivamente Associazione «Dall’Altra Parte: medici, infermieri, operatori sanitari e pazienti insieme», Gavardo in movimento, Movimento per i Diritti del Malato di Brescia, APRIRE – Assistenza Primaria In Rete – Salute a Km 0.
La richiesta alle associazioni e in generale a tutto il Terzo Settore è quello di invitare le realtà dell’Alleanza così da potersi confrontare sul tema.
Fonte: giornaledibrescia