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ATHLETE (Advancing Tools for Human Early Lifecourse Exposome Research and Translation) è un progetto finanziato dall’Europa che mira a comprendere e prevenire meglio gli effetti sulla salute di numerosi pericoli ambientali e delle loro miscele, a partire dalle prime fasi della vita.

Il progetto mira a sviluppare una cassetta degli attrezzi sull’esposizione umana che può essere utilizzata per valutare gli effetti di un gran numero di esposizioni ambientali negli individui, così come nelle comunità, al fine di progettare politiche e interventi per prevenire o ridurre il loro impatto sulla salute.

Le prime fasi della vita sono un periodo chiave del nostro sviluppo durante il quale siamo altamente suscettibili ai danni ambientali, con conseguenze sulla salute per tutta la vita. Ciò lo rende un importante punto di partenza per affrontare l’esposizione e una finestra temporale ideale per l’attuazione di azioni preventive e politiche efficaci in termini di costi volte a ridurre le esposizioni ambientali negative.

L’esposoma umano – che studia la nostra esposizione a molti fattori ambientali durante la nostra vita – comprende questa complessità dell’ambiente studiando le esposizioni a molti fattori ambientali per tutta la vita, a partire dal concepimento e dalla gravidanza. L’esposoma umano promuove un cambiamento fondamentale nello studio degli impatti ambientali sulla salute, spostando la ricerca dalla tradizionale biomedica “un’esposizione, una malattia” a un approccio più completo e olistico.

ATHLETE riunisce ricercatori provenienti da tutti gli angoli del continente europeo. Il consorzio comprende gruppi di ricerca pubblici (fra le quali l’Università di Torino) e privati e comprende 24 partner provenienti da 12 paesi europei e uno dagli Stati Uniti. I partner ATHLETE non solo rappresentano istituti di ricerca e università, ma anche istituti nazionali di salute pubblica e ambientale (ANSES, RIVM, NIPH) e una ONG (HEAL – Health and Environment Alliance – alla quale aderisce anche ISDE Italia – che lavora sulle attività di comunicazione e diffusione verso i decisori politici). Questa diversità aggiunge al valore di tradurre i risultati scientifici direttamente in un contesto locale, nazionale ed europeo e fornisce un forte sostegno all’attuazione delle politiche dell’UE.

Fra i piùrecenti aggiornamenti HEAL è un partner del progetto che lavora sulle attività di comunicazione e diffusione verso interventi politici.

Ecco un paio di pubblicazioni recenti, fra i lavori prodotti dal progetto:

  • L’esposizione agli spazi verdi durante la gravidanza e la prima infanzia può influenzare il cervello dei bambini, questo studio potrebbe aiutare gli urbanisti e i responsabili politici a creare ambienti urbani più sani in cui lavorare e vivere.
  • Esposizione a una miscela di sostanze chimiche durante la gravidanza, capacità cognitive e funzione motoria nei bambini: questo studio mostra che l’esposizione prenatale a una miscela di sostanze chimiche, principalmente composti organoclorurici, ftalati e PFAS, è correlata a una peggiore funzione motoria fine nei bambini ma non alle capacità cognitive.