Un nuovo studio pubblicato dal progetto ATHLETE finanziato dall’UE, in cui la rete europea – a cui aderisce ISDE – HEAL (Health and Environment Alliance) è un partner, ha rilevato che l’esposizione prenatale alle sostanze chimiche di disturbo endocrino (EDC), che interferiscono con il normale funzionamento del sistema ormonale, può comportare una salute metabolica peggiore nei bambini, che a sua volta può avere effetti negativi per tutta la vita sulla salute. La sindrome metabolica è una combinazione di condizioni che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari e diabete.
Lo studio ha rilevato in modo allarmante gli EDC, come miscele di metalli, sostanze polifluoroalchiliche (PFAS), pesticidi e ritardanti di fiamma, presenti durante la gravidanza hanno aumentato il rischio che i bambini sviluppino la sindrome metabolica. Questa esposizione può avere impatti per tutta la vita, che possono manifestarsi come obesità, ipertensione, insulino-resistenza e colesterolo alto, tutti fattori che contribuiscono alle malattie cardiovascolari e al diabete.
Lo studio ha rilevato che le ragazze erano più a rischio di PFAS e bifenili policlorurati e i ragazzi erano più colpiti dall’esposizione ai parabeni. La ricerca condotta dal Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal), ha coinvolto 1.134 madri e i loro figli provenienti da Spagna, Francia, Grecia, Lituania, Norvegia e Regno Unito. Inizialmente, i campioni sono stati prelevati durante la gravidanza o dal cordone ombelicale. Lo studio ha poi seguito i bambini tra i 6 e i 11 anni.
Il Direttore esecutivo di HEAL Génon K. Jensen chiede un’azione nella prossima legislatura dell’UE per limitare gli EDC: “È urgente che i decisori dell’UE assicurino che gli EDC, come il PFAS, siano vietati nell’UE. La piena attuazione della strategia per la sostenibilità delle sostanze chimiche deve essere una priorità della nuova Commissione europea per proteggere la salute delle persone dalle sostanze chimiche nocive”.