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Ruggero Ridolfi, Oncologo – Endocrinologo, componente  ISDE Forlì-Cesena, ha pubblicato un articolo nella rivista scientifica “International Social Science and Humanities Studies” su Firme Epigenetiche dell’inquinamento ambientale ed aumento di incidenza tumorale nei giovani.

L’incidenza tumorale in Italia e nel mondo, pur diminuita negli ultimi decenni per alcuni tipi di neoplasie, nel complesso, continua a mostrare andamenti di crescita e, recentemente, è descritto un preoccupante aumento di incidenza di tumori nei giovani. Nel mondo occidentale si rileva un forte aumento globale dei tumori nelle persone sotto i 50 anni, con i tassi più alti in Nord America, Australia ed Europa occidentale: negli USA, nel periodo 1990-2019, i giovani con cancro sono aumentati del 79%. In Italia i soggetti di 15-39 anni con cancro sono raddoppiati in 24 anni (da circa10.000 nel 1995 a circa 20.000 nel 2019). Le ultime generazioni accusano aumenti di incidenza dei tumori principali rispetto a qualsiasi generazione precedente da inizio secolo e, secondo i dati attuali, questo andamento potrebbe rimanere elevato per decenni.

L’inquinamento ambientale è responsabile dell’esposizione a numerose fonti sicuramente cancerogene:metalli pesanti, arsenico, polveri, diossina e diossina-simili, IPA*, vari pesticidi/erbicidi e, per il legame dei prodotti della combustione al particolato atmosferico, “l’inquinamento dell’aria” nel 2013 è stato classificato come sicuramente cancerogeno per l’uomo (classe 1 IARC**). Una recentissima pubblicazione di Cazzola Gatti et al, avvalendosi della Intelligenza Artificiale (AI), ha messo a confronto la mortalità per 23 tipi di cancro di tutte le regioni e province italiane con 35 fonti di inquinamento e con 7 variabili socioeconomiche (comprensive degli “stili di vita”). La mortalità per cancro è risultata nettamente più elevata nelle aree con maggior inquinamento anche là dove le variabili socioeconomiche e gli stili di vita sono i più salubri; la fonte di gran lunga più nociva è risultata essere la qualità dell’aria. Dall’inizio degli anni 50 tutto il mondo occidentale ha subito l’immissione nell’ambiente di un sempre crescente numero di sostanze nocive e cancerogene, che hanno inquinato aria, acqua e cibo esponendo a cancerogeni, in maniera progressiva e crescente le ultime generazioni fin dal loro concepimento e nei primi anni di vita.

L’Epigenetica è lo studio delle strutture non codificanti del DNA, che direttamente influenzate dall’ambiente esterno, giocano un ruolo molto importante nella cancerogenesi. Le varie mutazioni (per metilazione) di tali strutture regolano la funzionalità dei geni contigui aumentandone o diminuendone l’espressione. Tali mutazioni mostrano anche una capacità di trasmissione transgenerazionale da genitori a figli, che potrà condizionare sia le caratteristiche che la salute delle generazioni successive. Già nei primi anni 2000 importanti studi epidemiologici avevano rilevato che esite un’associazione statisticamente significativa fra esposizione a pesticidi/erbicidi di entrambi i genitori prima del concepimento, che correla con l’aumento di leucemia/linfomi nei figli nell’infanzia o adolescenza (OR: 1.74); e per l’esposizione della madre in gravidanza l’OR aumenta a 2.19. Analogamente una metanalisi di 20 studi in bambini e giovani adulti nel periodo 1974-2010: segnalava che l’esposizione di entrambi i genitori a pesticidi aumentava il rischio di tumori cerebrali nei figli (da +30% a +53%). Queste osservazioni sono poi state ampliate e confermate in studi caso-controllo e metanalisi pubblicate più recentemente nel 2019 e 2021: ora l’epigenetica ne svela le modalità, confermando la transgenicità delle sue mutazioni. 

La dinamica epigenomica è un cofattore essenziale di adattamento cellulare all’ambiente esterno, producendo vari effetti biologici naturali: lo stato di salute e l’aspettativa di invecchiamento, ma anche l’insorgenza di malattie degenerative e la predisposizione al cancro. L’esposizione a sostanze chimiche (fumo, pesticidi ed erbicidi, aria inquinata, etc) da parte dei genitori aumenta il rischio che la prole sviluppi malattie come cancro, malattie metaboliche, cardiovascolari e neurologiche. In modelli animali le esposizioni a sostanze tossiche (per es: la diossina) hanno determinato effetti mutageni sull’epigenoma spermatico, provocando negli spermatozoi meccanismi di trasmissione intergenerazionale, che può protrarsi per almeno 3-4 generazioni successive. Poiché le mutazioni indotte dagli agenti esterni avvengono in specifici loci genomici, la loro identificazione nel tessuto tumorale di ogni paziente può costituire la “firma epigenetica” di fattori e cofattori che hanno provocato e/o favorito la progressione quel cancro. Le mutazioni epigenomiche possono determinare l’iperespressione di geni oncogeni o il silenziamento di geni oncosoppressori e possono anche influenzare il sistema immunitario dell’ospite favorendo l’immuno-escape tumorale.

“Firme mutazionali” specifiche vengono identificate sempre più numerose nell’ultimo decennio: riguardano, per esempio, il fumo di sigaretta nei tumori polmonari, le radiazioni ultraviolette nei tumori cutanei, i pesticidi/erbicidi in associazione ai raggi UV nel melanoma e l’esposizione a PM2.5 dell’l’inquinamento atmosferico nel cancro polmonare. 

Si stanno allestendo veri e propri cataloghi di tali firme anche grazie all’aiuto dell’AI.  Le conoscenze derivanti da queste mutazioni specifiche aumentano la possibilità di produrre terapie sempre più efficaci, ma anche di programmare nuove modalità di prevenzione. Possono infatti indirizzare meglio la Prevenzione Secondaria (diagnosi precoce) selezionando ed identificando le persone a maggior rischio, ma possono anche fornire una banca dati delle varie cause eziologiche del cancro. Identificare la “pistola fumante” delle cause e/o concause dei singoli tumori in pazienti esposti allo stesso cancerogeno, potranno comportare implicazioni etiche, legislative e forse anche legali tali da indurre economisti ed amministratori delle nostre Società a considerare e finanziare correttamente una rinnovata Prevenzione Primaria***, anche con l’ipotesi concreta di poter invertire la tendenza dell’aumento dell’incidenza di cancro nelle giovani generazioni.

*Idrocarburi Policiclici Aromatici

**Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro 

***“Riconoscere le cause delle malattie per eliminarle o ridurle…in una società sana”.