Lo scorso primo marzo, ISDE Italia (Associazione Medici per l’Ambiente) ed EDCFree Europe hanno inviato una lettera al Prof. Orazio Schillaci (Ministro della Salute), all’On.le Gilberto Pichetto Fratin (Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica) e al Dott. Pietro Benassi (Rappresentante Permanente presso l’Unione europea) per richiedere il sostegno nel sollecitare la Commissione europea a presentare, senza ulteriori indugi, le sue proposte per la revisione mirata di REACH e a presentare le necessarie modifiche legali per sostenere gli impegni del Green Deal europeo, per raggiungere un ambiente privo di sostanze tossiche.
EDC-Free Europe è un’alleanza di associazioni ed Enti che rappresentano più di 70 gruppi ambientalisti, sanitari e di consumatori in tutta Europa che condividono una preoccupazione comune per le sostanze chimiche che alterano il sistema endocrino (EDC) e il loro impatto sulla nostra salute e sulla fauna selvatica. Sottolineano l’urgenza di questa riforma per l’identificazione e la graduale eliminazione di alcune sostanze chimiche molto pericolose a cui tutti noi- così come la fauna selvatica – siamo esposti nella vita quotidiana attraverso i prodotti di consumo che utilizziamo, l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo. Dall’entrata in vigore del regolamento REACH, meno di venti sostanze o gruppi di sostanze sono state identificate come sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) per le loro proprietà di interferenza endocrina. Ancora meno sono stati ritirati dal mercato. Il processo è molto lento e impone alle autorità un onere della prova eccessivamente elevato. Come osservato nella strategia europea per la sostenibilità delle sostanze chimiche del 2020, l’uso e l’esposizione agli EDC è in aumento, rappresentando un grave rischio per la salute umana e la fauna selvatica, oltre a creare un enorme costo economico per la società.
I recenti risultati dello studio di biomonitoraggio umano a livello europeo, HBM4EU, confermano tristemente che i cittadini europei sono fortemente contaminati da EDC e gli effetti negativi di queste miscele di sostanze chimiche sulla salute umana sono ormai noti. Ovvero, tra gli altri, tumori, disturbi dello sviluppo dei bambini, ridotta fertilità, diabete e obesità. Come affermato dal relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani e sostanze tossiche, nonché dal relatore speciale delle Nazioni Unite sui diritti umani e l’ambiente, questa esposizione onnipresente agli EDC, e ad altre sostanze chimiche dannose dalle prime fasi della vita in poi, rappresenta una violazione dei diritti umani a un ambiente pulito, sano e sostenibile. In altri termini, vi è l’obbligo per le Istituzioni e gli Stati dell’UE di prevenire un ulteriore inquinamento da EDC.
Avvicinandosi la fine del mandato di questa Commissione, si teme che qualsiasi ulteriore ritardo per la revisione del regolamento REACH significherebbe anni di inquinamento prolungato dell’ambiente e di esposizione prolungata delle persone, compresi i gruppi vulnerabili come le donne incinte e i bambini.
Pertanto, la richiesta ai ministri è sostenere urgentemente la riforma del regolamento REACH a
favore dell’ambiente e della salute nelle prossime riunioni del Consiglio.