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IA Milano dal 12 al 15 ottobre 2023  si svolgerà il Congresso mondiale per la giustizia climatica.Nella giornata di giovedi 12 ottobre il congresso ospiterà l’assemblea europea di Stay Grounded European Network. L’assemblea sarà un momento di confronto e scambio di esperienze tra le oltre cento associazioni che in Europa si impegnano per la riduzione e la razionalizzazione del trasporto aereo.

E’ noto infatti, e da decenni di  ricerche e studi scientifici, che il trasporto aereo contribuisce in maniera rilevante ai cambiamenti climatici – per l’utilizzo del cherosene, combustibile fossile – ed ha di conseguenza un impatto negativo sull’ambiente e la salute delle persone, in particolare sulla salute delle persone che vivono in prossimità di strutture aeroportuali.

Di seguito e in allegato il messaggio di saluto inviato dal presidente dell’Associazione medici per l’ambiente- ISDE Italia, dottor Roberto Romizi, ai partecipanti.


Cari Partecipanti tutti al raduno europeo di Stay Grounded Network che si terrà a Milano il 12 ottobre 2023, vi esprimo il più vivo apprezzamento e  soddisfazione per questo importante meeting, a nome di tutta l’Associazione Medici per l’Ambiente ISDE-Italia che rappresento in qualità di Presidente.

L’obiettivo principale dell’ISDE è quello di occuparsi della tutela dell’ambiente, sia a livello locale che globale, per prevenire e contrastare così le malattie e favorire, in un ambiente sano, condizioni di vita dignitosa e di salute per tutti.

Anche la pandemia da Covid 19, ha evidenziato ancora una volta e in maniera tragica e dolorosa, l’importanza di salvaguardare l’ambiente per tutelare la salute umana e quella di tutte le specie che abitano la Terra.

La diffusione del virus Covid-19- Sars Cov2 può essere interpretata infatti anche come una sorta di reazione una -tra le altre- allo stato di stress causato al pianeta da sfruttamento e devastazioni ambientali e quindi per prevenire anche nuovi eventi simili dobbiamo di sicuro agire contrastando la perdita di biodiversità, l’alterazione degli habitat, e i cambiamenti climatici, favorendo processi produttivi industriali ed agricoli basati sull’economia circolare, e con il ricorso a fonti energetiche veramente rinnovabili, un nuovo tipo di mobilità e più sani stili di vita individuali e collettivi. Preservare l’ambiente e contrastare le pandemie passa anche nella incessante ricerca della pace, infatti tutte le guerre, come anche la recente guerra in Ucraina, e il terribile scontro in atto in Palestina come le tante guerre in atto nel mondo, hanno un pesantissimo impatto oltre che per la  perdita di vite umane anche in termini di  devastazione ambientale e di inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei suoli.

Sappiamo che è ormai acclarato che il trasporto aereo, per le sue emissioni nocive contribuisce in modo rilevante all’inquinamento ambientale e ai cambiamenti climatici.

Proprio per questa consapevolezza, più di dieci anni fa, abbiamo costituito un gruppo di studio specifico sul tema: “Il trasporto aereo come fattore di inquinamento ambientale e rischio per la salute”, coordinato dalla dott.ssa Antonella Litta.

Il traffico aereo, è infatti una rilevante fonte di emissioni di polveri (particolato-PM) e gas nocivi ad effetto serra e contribuisce fortemente non solo al cambiamento climatico e all’inquinamento atmosferico, ma anche all’inquinamento acustico ed elettromagnetico, come dimostrato da un sempre più vasto numero di articoli e ricerche scientifiche.

Il 29 ottobre 2016 ISDE – Italia ha promosso a Firenze la I Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo. 

Il convegno ha voluto illustrare e proporre alla attenzione dell’opinione pubblica quanto dimostrato ormai da decenni di ricerca scientifica ovvero che il trasporto aereo contribuisce in modo rilevante ai cambiamenti climatici e che le strutture aeroportuali con le connesse attività sono fonti consistenti di inquinamento ambientale e rappresentano un rischio concreto per le popolazioni residenti in prossimità degli aeroporti e per gli stessi lavoratori di questo settore.

Anche Papa Francesco, nel suo discorso ai partecipanti all’incontro su “Economia di comunione” del 4 febbraio 2017, ha sottolineato come: “Gli aerei inquinano l’atmosfera ma, con una piccola parte del costo del biglietto, pianteranno alberi per compensare parte del danno creato”.

Purtroppo sia dal protocollo di Kyoto e finora anche dalle più recenti conferenze internazionali sul clima (Parigi COP 2015, Marrakech COP 2016 e Katowize COP 2018, Madrid COP 2019, Glasgow 2021, Sharm El Sheick 2022), non è venuta alcuna disposizione e indicazione concreta e vincolante circa l’urgente necessità di ridurre il trasporto aereo e questo rende più difficile il raggiungimento dell’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura globale media entro i 2 ° C, rispetto ai livelli di temperatura globale del periodo preindustriale.

Da segnalare inoltre che i piani di miglioramento della qualità dell’aria predisposti nelle principali città in Europa, USA e Asia, non inseriscono ancora la riduzione e la razionalizzazione del traffico aereo tra le misure per contrastare l’inquinamento dell’aria e i cambiamenti climatici.

ISDE-Italia nell’augurarvi quindi un ottimo svolgimento dei lavori del vostro convegno, auspica e si impegna, insieme a tutti voi, affinché  si arrivi quanto prima, a decisioni nazionali ed internazionali concrete  atte a ridurre le emissioni prodotte dal trasporto aereo che tanto impatto negativo hanno su clima, ambiente e salute.

Grazie per l’attenzione.

Dr. Roberto Romizi
Presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente  ISDE – Italia