Skip to main content
ISDENews

Ad Arezzo il congresso scientifico dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente

By 4 Aprile 2019No Comments

Ecologia e prevenzione: non è ancora troppo tardi per imparare a vivere meglio

In occasione del trentennale dell’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente-ISDE Italia è in programma per venerdì 5 e sabato 6 Aprile, ad Arezzo, il Congresso nazionale scientifico, con una sessione dal titolo Millefiori: pensare globalmente agire localmente”, che si svolgerà nell’ Auditorium Pieraccini  dell’Ospedale San Donato di Arezzo.
Il congresso è organizzato con il patrocinio dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Arezzo e della USL Toscana Sud Est e vedrà la partecipazione di esponenti del CNR, dell’Istituto Superiore di Sanità, del Ministero della Salute e dell’Ambiente e di esponenti dell’associazionismo medico-scientifico.

L’incontro sarà l’occasione per ripercorrere le attività svolte da ISDE e i risultati ottenuti durante questi ultimi 30 anni; le battaglie dell’associazione per la salute e per l’ambiente, consapevoli che solo intervenendo sui fattori ambientali è possibile salvaguardare la salute dei cittadini e delle future generazioni.

 

“Proprio i questi ultimi mesi migliaia e migliaia di giovani sono scesi in piazza per chiedere azioni radicali contro i cambiamenti climatici – hanno dichiarato il Presidente e il Vice-Presidente nazionale di ISDE, Roberto Romizi e Ferdinando Laghi-  dovremmo, infatti, iniziare a guardare la realtà attraverso gli occhiali dei cambiamenti climatici, ponendo questo tema in cima alla lista di priorità delle nostre agende, in qualunque settore operiamo, in primis la politica: prima che sia troppo tardi.

L’Italia, tra l’altro, è tra i Paesi europei maggiormente esposti agli effetti dannosi dei cambiamenti climatici – continuano gli esponenti di ISDE- abbiamo già il record in Ue per la mortalità dovuta all’inquinamento atmosferico, 80-90 mila decessi l’anno, e la nostra posizione geografica agevola i processi di desertificazione e l’arrivo di patologie infettive tipiche delle regioni Sub Sahariane. Non c’è più tempo, occorre agire e farlo subito per fermare l’innalzamento delle temperature.”

Oltre agli effetti dei cambiamenti climatici, verranno discusse le posizioni dell’associazione su tematiche prioritarie, quali le ricadute sulla salute della nuova tecnologia 5G, l’inquinamento da pesticidi, gli interferenti endocrini e le politiche sui rifiuti.

QUA il programma del congresso