Dopo la tavola rotonda sull’ “Inquinamento atmosferico“, la sessione mattinale del Congresso nazionale di ISDE Italia, in corso a Sansepolcro, si è conclusa con un confronto su un altro tema a cui l’associazione dedica grande attenzione: “Agricoltura e sostenibilità”. La tavolta rotonda, introdotta da Gianni Tamino (ISDE), ha visto gli interventi di Natalia (Pesticide ActionNetwork- PAN EU) ed Enrico Veschetti (Istituto Superiore di Sanità).
Gianni Tamino (ISDE) ha introdotto la tavola rotonda sostenendo che anche in questo caso parliamo di un tema su cui l’Unione Europea ha una importante voce in capitolo. Tuttavia va detto che la politica sull’agricoltura e i pesticidi è andata avanti a parole, molto meno nei fatti, per il peso estremamente rilevante delle lobby che operano in questo campo. C’è il rischio che agricoltura e sostenibilità siano un ossimoro, visto che l’attuale agricoltura non può essere sostenibile. La crescita continua delle produzioni non può essere sostenibile. Piuttosto in questo campo vediamo molto greenwashing da parte delle multinazionali. E’ un dato grave rispetto al quale dobbiamo dire con chiarezza che è necessario che le politiche europee per l’agricoltura cambino davvero in modo radicale. Gli effetti di tutto ciò, ad esempio per l’uso dei pesticidi, lo paghiamo tutti noi. Ha ricordato lo sterminio degli impollinatori e la perdita di biodiversità (insetti) con effetti su tutta la catena alimentare. L’agricoltura ha effetti sull’inquinamento dell’aria (come detto nella precedente tavola rotonda) e sul suolo, con impatti pesanti, visto che si parla di desertificazione di parti della Pianura Padana a causa delle agricolture intensive. E’ necessario una alleanza fra piccoli agricoltori, associazioni come la nostra ed i cittadini sensibili a queste tematiche per produrre cibo sano, rispettando l’ambiente e salvaguardando la biodiversità.
E’ seguito un intervento di Natalija Svrtan (Pesticide ActionNetwork– PAN EU) che si è soffermata sulla problematica dei pesticidi. Il network PAN-Europe lavora per sostituire i pesticidi di sintesi, in particolare quelli con sostanze dannose, con pratiche agricole sostenibili. L’attuale Direttiva europea sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUR) che doveva essere già operativa è stata posticipata con la motivazione della guerra in Ucraina e quindi non è applicata dagli Stati membri. Sono fortissime le lobby contrarie considerato che i pesticidi costituiscono un business enorme concentrato in poche grandissime industrie multinazionali. Il Consiglio Europeo si dovrà esprimere in novembre / dicembre ed il trilogo continuerà nei mesi successivi, anche in questo caso – come per la Direttiva sulla qualità dell’aria – è auspicabile che si concluda prima della fine del mandato di questo Parlamento europeo anche se i “compromessi” ipotizzati sono al ribasso. Alcuni Paesi, fra cui l’Italia, si oppongono a target adeguati di riduzione dell’uso dei pesticidi ed alla armonizzazione dei metodi di calcolo di tali indici. Un’altro tema su cui ci sono forti contrasti è quello relativo alla definizione di aree sensibili intorno ai luoghi in cui sono utilizzati i pesticidi. Una larga maggioranza di cittadini è preoccupata che i pesticidi abbiano effetti negativi sulla salute, ed oltre un milione di cittadini si sono espressi attraverso una petizione per sostenere le posizioni di PAN Europe.
L’ultimo intervento nella tavola rotonda è stato quello di Enrico Veschetti (Istituto Superiore di Sanità) che ha parlato della presenza dei pesticidi nelle acque nazionali (vedi presentazione). E’ partito illustrando i dati ISTAT della vendita dei prodotti fitosanitari che registra una diminuzione sensibile fra il 2011 ed il 2020, in particolare per i fungicidi. Fra le sostanze ancora più vendute c’è anche il glifosate. (vedi presentazione)
Ha quindi illustrato l’incidenza dei principi attivi venduti nelle varie regioni italiane, con valori più elevati nelle regioni settentrionali.
E’ quindi passato a illustrare il monitoraggio sulle acque superficiali e sotterranee svolto dalla rete delle ARPA/APPA per conto delle Regioni, i cui dati sono poi raccolti e pubblicati da ISPRA. Sono ricercate più di 400 sostanze utilizzando metodi accreditati, e ciò naturalmente è complesso e costoso. E’ molto difficile star dietro ai nuovi principi attivi sfornati dall’industria. Successivamente ha presentato i dati sulle sostanze maggiormente trovate e su quelle per le quali i livello di contaminazione sono stati più elevati, sia come singola sostanza che come presenza nello stesso punto di monitoraggio di più sostanze. Fra le sostanze che più superano gli standard di qualità ambientale segnala il glifosate, che è l’erbicida più utilizzato, i neonicotinoidi (insetticidi) che causano la perdità di biodiversità.
ISDE Italia si è sempre impegnata sulle tematiche dell’agricoltura e su quella strettamente connessa dei pesticidi. Sul primo tema ricordiamo per tutti il Position paper Isde su Allevamenti intensivi: una nuova consapevolezza globale pone alla coscienza del consumatore il benessere degli animali, oltre al sostegno convinto dell’agricoltura biologica.
Ma negli ultimi mesi gli sforzi dell’associazione si sono concentrati in particolar modo sulla questione dei pesticidi e soprattutto del glifosato, su cui sta avvenendo un emblematico “braccio di ferro” nell’iter procedurale europeo di rinnovo dell’autorizzazione alla vendita di questo pesticida diffusissimo e pericoloso per la salute.
ISDE Italia è fortemente impegnata a supportare la battaglia della comunità scientifica e delle associazioni ambientali e per la salute: Il rinnovo del glifosato: un rischio certo per la salute dei cittadini e dell’ambiente, Associazioni sanitarie in tutta Europa chiedono ai governi di vietare il glifosato per salvaguardare la salute pubblica, Denuncia penale contro la Bayer per aver nascosto i rischi del glifosato per le donne incinte, L’inquinamento da glifosato minaccia le acque superficiali europee: vietare il glifosato per proteggere la qualità dell’acqua e gli ecosistemi acquatici, I cittadini europei sostengono la messa al bando del glifosato da parte dell’UE.
Peraltro è davvero sconfortante che il nostro Paese, come per la Direttiva sulal Qualità dell’aria, in Europa assuma posizioni di retroguardia, ignorando quello che dovrebbe essere l’imperativo delle politiche publbiche: la salvaguardia della salute dei cittadini: L’Italia “potrebbe” votare a favore del rinnovo del glifosato, Il sì del governo italiano in Europa al glifosato è sconcertante.
Il video della sessione. Per visualizzare la lista dei video delle tavole rotonde e degli interventi delle prime due giornate del Congresso cliccare qui.