Articolo di Antonio Marfella (Presidente ISDE Napoli) sul blog del Fatto quotidiano.
Sono appena tornato dall’intenso e coinvolgente Convegno Nazionale 2023 di ISDE Medici Ambiente di Italia a Sansepolcro (Arezzo) dal titolo: “Inquinamento atmosferico e mutamenti climatici: ruolo del Medico imparziale ma non neutrale”. Titolo esplicito del preciso dovere deontologico di ogni Medico di usare la scienza, ma di non essere solo scienziato in quanto noi stiamo sempre e obbligatoriamente dalla parte del paziente, cioè dell’Uomo che soffre e che al Medico si rivolge innanzitutto per non cadere ammalato (Igea) e soltanto dopo “per essere curato al meglio” (Esculapio e Panacea).
Particolare attenzione è stata rivolta quest’anno a chiamare e coinvolgere nel nostro Convegno e nelle nostre attività istituzionali quanti più giovani possibile, e non solo Medici. Felice di vedere che sono tanti i giovani che vogliono dedicarsi con impegno alla tutela dell’Ambiente e quindi della Salute di tutti, non potevo non ricordare quanto il nuovo codice deontologico avesse ritenuto superflua e inutile, cancellandola dal nuovo Giuramento, la seconda frase del Giuramento classico di oltre tremila anni di vita, dedicata ai Maestri: “Terrò chi mi ha insegnato quest’arte in conto di genitore e dividerò con Lui i miei beni, e se avrà bisogno lo metterò a parte dei miei averi in cambio del debito contratto con Lui, e considerò i suoi figli come fratelli, e insegnerò loro quest’arte se vorranno apprenderla, senza richiedere compensi né patti scritti….”.
Avrei voluto augurare ai giovani Medici presenti che il più grande dono che potevano ricevere era trovare tra noi dei Maestri degni. Tutto il mio lavoro e la mia professione si fondano da sempre su di una precisa piattaforma: autonomia, senza soldi (medico anargiro come i nostri Santi Napoletani Giuseppe Moscati e San Ciro di Alessandria) e sin dalla più giovane età (mia madre, esperta insegnante, mi ha definito a 12 anni “Ministro degli affari inutili senza portafoglio”) senza preoccuparmi di chiedere soldi. Se sono bravo e utile, come infatti è successo sinora, i soldi che servono la Provvidenza me li fa sempre ottenere, senza chiedere mai e a nessuno.
“Essere un Maestro è un impegno duro e doloroso. I Maestri, di cui Robin Williams nel film “L’attimo fuggente” fornisce una poderosa interpretazione, non fanno coccole, ma offrono aiuto, suggerimenti, ispirazione. Segnalano svolte e insegnano prospettive. Indicano una via e la illuminano”. Magari si arrabbiano anche, ma solo per amore, mai per profitto. I Maestri non chiedono niente in cambio. La ricompensa è l’onore di trasmettere qualcosa, il piacere di aiutare chi viene dopo di te. Piacere gratuito, non redditizio. “O Capitano, mio capitano!”: i Maestri sanno che parole e idee possono cambiare il mondo.”
Alcune relazioni, anche di giovani, hanno dimostrato una eccezionale competenza e capacità su come raccogliere fondi, mentre minore attenzione ho notato sull’impegno prioritario alla tutela della nostra ricchezza maggiore, la più importante a fini innanzitutto didattici: la tutela assoluta del nostro patrimonio artistico e culturale, le nostre radici, non “la memoria” delle nostre radici.
Il Progetto Scuola che come ISDE Napoli abbiamo appena concluso con il liceo Gandhi di Casoria si è sviluppato su due direttrici, entrambe dello stesso valore: la prima la valorizzazione dell’eccezionale patrimonio artistico culturale della città di Casoria, la seconda il censimento puntuale dei siti inquinati dismessi presenti nel loro territorio comunale. Mettendo insieme i dati del liceo Gandhi con i dati epidemiologici dei loro Medici di Medicina Generale (Progetto EPICA) sin dal 2018 la città di Casoria dispone, unico Comune di Terra dei fuochi campana, della situazione epidemiologica precisa, geolocalizzata ed in tempo reale del gravissimo danno alla salute determinato dalle attività manifatturiere dismesse con smaltimento illecito dei rifiuti industriali in loco.
Il nostro dovere prioritario come Maestri è di indicare la strada da seguire, gratis. “Sii tu il cambiamento che vuoi vedere del mondo” (Gandhi). Se devo combattere un mondo devoto solo al Dio denaro, non posso certo io insegnare prioritariamente come trovare denaro, ma fare comprendere perché il denaro deve trovare me. In Medicina, come nell’Ambientalismo, il denaro deve essere e restare un mezzo, mai diventare il fine (greenwashing da evitare!).
E’ stato bello vedere tanti giovani seguire i nostri lavori e in particolare mi ha colpito l’impegno, in linea con i miei pensieri, di Francesca, figlia del Maestro Luigi Montano, Medico ISDE capace di dimostrare come i fondi si trovano ma sono e restano sempre il mezzo e non il fine del suo progetto internazionale “Ecofood fertilitiy”.
Ha aiutato in silenzio il padre a preparare bene la sua relazione, ha seguito con attenzione tutti gli interventi, persino gli ultimi come il mio, ha preso continuamente appunti e soprattutto mi ha detto che sta studiando duramente non Medicina ma Relazioni Internazionali per realizzare il suo sogno: fare Giustizia ambientale nel mondo.
Ho rivisto con gioia i geni italiani che ci hanno onorato nel mondo non solo come Medici, come l’ambasciatore Luca Attanasio. Noi Medici dell’Ambiente, obbligati a diventare (senza vergogna) vecchi e anche molto “scassati” abbiamo bisogno della loro forza vitale come loro della nostra. Come autentici Jedi, il mio augurio per loro e in particolare a Francesca diventa quindi “Che la Forza sia con Voi ragazzi!”. Noi tutti Medici dell’Ambiente di Italia, indicandovi la strada con il nostro esempio di vita, veglieremo su di voi. Per sempre. Firmato Obi Marf Kenobi.