Il 28 febbraio 2023 si è svolta la prima riunione dell’Osservatorio ambientale del Comune di Ciampino, nel corso della quale le due referenti dell’ISDE hanno posto la riflessione sulla necessità e l’urgenza che i voli sullo scalo di Ciampino siano ridotti subito e drasticamente, rispettando così anche le direttive dell’Organizzazione mondiale della Sanità – OMS in merito alla protezione dall’inquinamento acustico ed atmosferico.
Espressa anche la necessità di un monitoraggio permanente ed adeguato delle condizioni di salute dei residenti e in particolare dei bambini così come un costante, efficace e completo monitoraggio della qualità dell’aria e dei livelli di inquinamento acustico nelle zone interessate al sorvolo degli aerei – le rilevazioni di ARPA Lazio evidenziano sempre valori non protettivi per lo stato psicofisico e per il benessere delle persone, e lo studio e il controllo dell’eventuale inquinamento di terreni ed acque, e il controllo del cosiddetto elettrosmog.
Al fine di approfondire la questione, riproponiamo qui di seguito il testo di una relazione presentata dalla dott.ssa Antonella Litta (referente ISDE per la provincia di Viterbo) al convegno “Giornate mediche dell’ambiente” del novembre 2019. Il testo non è recentissimo, ma, purtroppo, da allora la situazione non è sostanzialmente cambiata.
Il problema
E’ un dato incontrovertibile che il trasporto aereo provoca inquinamento ambientale e danno alla salute.
Questa forma di mobilità, che utilizza il cherosene, un combustibile fossile, è altamente inquinante e contribuisce in misura consistente alle emissioni di anidride carbonica- le stime internazionali indicano da un minimo del 3% ad un massimo del 10% del totale delle emissioni di anidride carbonica- contribuendo così in maniera decisiva all’effetto serra [1][2].
Solo una minima parte della popolazione mondiale viaggia in aereo mentre le conseguenze del surriscaldamento climatico, dovute anche al trasporto aereo, hanno ripercussioni sull’intera umanità in termini di desertificazione, alluvioni, cicloni, sconvolgimenti climatici così gravi che determinano distruzioni e carestie in aree sempre più estese del pianeta e incrementano il fenomeno forzato delle migrazioni soprattutto dal continente africano ed asiatico[3][4].
Il trasporto aereo, oltre all’inquinamento atmosferico, è responsabile di inquinamento acustico ed elettromagnetico[5] [6] [7].
Le popolazioni che vivono in prossimità di scali aeroportuali sono quelle più esposte ai danni diretti del trasporto aereo in termini sia di danno alla salute e alla qualità della vita, che di danno agli ecosistemi con le conseguenti ripercussioni anche sulle attività economiche connesse[7][8][9][10][11].
Le realizzazioni e gli ampliamenti di scali aeroportuali, infatti, con tutte le varie strutture di servizio e supporto, sono ottenuti cementificando vaste aree del territorio che così vengono degradate e snaturate anche delle loro caratteristiche paesaggistiche e naturalistiche.
Le consegue economiche negative e più immediate sono rappresentate dalla perdita di posti di lavoro nei settori legati proprio alle caratteristiche dei territori e tra questi, in particolare, al settore agricolo e alle sue produzioni di qualità.
I cittadini di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma, a causa dell’intenso traffico di voli low-cost nell’aeroporto di Ciampino, vivono da molti anni una situazione che è purtroppo la concreta e paradigmatica manifestazione di quanto ormai la testimonianza dei tanti comitati cittadini, in Italia e nel mondo, la documentazione scientifica e gli studi, imputano in modo oggettivo e inequivocabile al trasporto aereo.
La storia
La città di Ciampino è sita a pochi km dalla capitale, nel quadrante sud-est di Roma, ed è nata nel 1910. L’attuale aeroporto è sorto nel 1916 come la più grande struttura aeronautica italiana del tempo, destinata esclusivamente a base per i dirigibili (http://www.comune.ciampino.roma.it/home/).
Dopo la seconda guerra mondiale e in seguito a lavori di ammodernamento, fatti in occasione del Giubileo del 1950, l’aeroporto è diventato lo scalo internazionale della capitale ed è rimasto tale fino al 1960, sostituito successivamente dall’aeroporto internazionale di Fiumicino. Ciampino rimane comunque uno tra gli scali più importanti d’Italia.
Nel corso degli anni la città di Ciampino ha subito un intenso incremento del numero dei suoi residenti; oggi con circa 40 mila abitanti, presenta la più alta densità abitativa del Lazio. Parallelamente a questo incremento residenziale la città ha subito un forte sviluppo edilizio che, nel suo perimetro cittadino, è avvenuto per lo più nel rispetto di norme modulate in considerazione del modesto traffico aereo gravante sull’aeroporto.
Il Comune di Ciampino è anche sede di un importante snodo ferroviario per i collegamenti diretti verso il Sud Itala ed è attraversato da importanti arterie stradali ad intenso traffico veicolare.
Dal 2000 lo scalo di Ciampino ha iniziato ad essere sottoposto ad un vertiginoso aumento di voli soprattutto delle compagnie aeree low-cost che nel giro di qualche anno ha portato il numero di passeggeri annui sempre al di sotto del milione a punte di oltre 5 milioni e mezzo di passeggeri, come si può leggere sul sito www.assaeroporti.it e su un documento informativo dall’eloquente titolo “low cost quanto ci costi” redatto dal comitato “No-fly “ di Ciampino.
Gli studi sulla popolazione
L’ indiscriminato aumento dei voli ha determinato e determina uno stato di crescente preoccupazione nelle popolazioni per il proprio stato di salute [9][10][11][12].
Diversi studi hanno evidenziato il reale fondamento di quanto lamentato e denunciato dai cittadini.
Lo studio “Valutazione del rischio ambientale nel comune di Ciampino in relazione all’inquinamento atmosferico” realizzato dalla professoressa Giovanna Jona Lasinio e dalla dr.ssa Sara Zuzzi dall’Università “La Sapienza” di Roma e dal dr. Mario Santoro dell’Università di “Tor Vergata” di Roma, ha valutato il rischio-pressione, inteso come rischio potenziale ambientale, per quanto riguarda le emissioni in atmosfera di alcuni elementi inquinanti.
Sono stati esaminati: il monossido di carbonio (CO), gli ossidi di azoto (NOx) , gli idrocarburi volatili diversi dal metano (NMVOC), il metano (CH4), le polveri del diametro di 10 micron (PM 10), l’anidride carbonica (CO2), le anidridi solforose (SOx ), il piombo (Pb) e il benzene, prodotti dal traffico veicolare urbano, dallo scalo aeroportuale e da attività industriali (valutate con tecnica NAMEA-EuroStat-Istat).
Lo studio mostra dal 2004 al 2005, una pressione crescente in termini di emissioni inquinanti nel Comune di Ciampino, in presenza di una densità abitativa doppia rispetto a Roma, e questo in assenza di una adeguata rete di monitoraggio della qualità dell’aria [13].
Attualmente nel comune di Ciampino è operativa una sola centralina di monitoraggio dell’aria.
Un altro lavoro dal titolo “Studio della mortalità per cause nel Comune di Ciampino e Comuni limitrofi negli anni 1987-2002”, realizzato dagli stessi autori del precedente, e presentato nel maggio 2007, mostra come dato significativo l’aumento del rischio di mortalità per malattie respiratorie più alto del 60% nel comune di Ciampino in confronto dello stesso rischio in Italia, nella Regione Lazio e nella Provincia di Roma [14].
Questo aumento rispetto a quello del precedente periodo osservato e compreso tra gli anni 1987 e 1995, sembra coincidere con l’incremento del numero dei movimenti aerei su Ciampino avvenuto proprio nel periodo che va dal 1996 al 2002.
Nelle considerazioni conclusive, a fronte di questo risultato, gli autori chiedono all’amministrazione del Comune di Ciampino di : “realizzare un’analisi epidemiologica più approfondita nella quale sia possibile mettere in relazione cause di morte e ricoveri con risultati d’indagini ambientali sul territorio ad esempio misure della qualità dell’aria e quant’altro necessario”.
Nel 2006 nello studio “ Smog dai cieli: monitoraggio delle polveri sottili nelle aree della rotte di atterraggio e decollo degli aerei diretti e in partenza da Roma-Ciampino” realizzato da Legambiente-Lazio e dal ”Comitato per la riduzione dell’impatto ambientale dell’aeroporto di Ciampino”, vengono rilevati duemilacento valori per le polveri sottili, in ventiquattro postazioni nei Comuni di Roma (4 luoghi), Marino – Santa Maria delle Mole (6 luoghi) e Ciampino (14 luoghi). I risultati sono molto allarmanti in quanto l’analisi dei valori medi registrati è sempre al di sopra del limite per la concentrazione media giornaliera per le PM10, stabilita dalla normativa italiana in 50 μg/m3 [15].
I risultati del monitoraggio dello studio Cristal (Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio) realizzato dall’Arpa su mandato della Regione Lazio, presentati nel marzo 2009, hanno evidenziato come le persone residenti nei comuni di Ciampino, Marino e del X Municipio di Roma, siano sottoposte a livelli d’inquinamento acustico da traffico aereo estremamente preoccupanti [Monitraggio acustico dell’Aeroporto di Roma-Ciampino (C.R.I.S.T.A.L.)]
Le linee guida dell’Oms (www.epicentro.iss.it/temi/ambiente/rumoreNotturno.asp), affermano che sopra i 35 decibel iniziano a manifestarsi effetti biologici che si aggravano tra i 40-55 decibel e diventano molto pericolosi sopra i 55 decibel; questi limiti e quelli indicati dai LVA (livelli di valutazione del rumore aeroportuale) sono sempre superati nelle rilevazioni dello studio Cristal.
Il rischio di contrarre patologie cardiovascolari, insonnia e disturbi delle fasi del sonno, irritabilita’, astenia, disturbi del sistema endocrino, del sistema digestivo e dell’udito, e’ elevatissimo nelle persone che subiscono inquinamento acustico, come ormai noto da moltissimo tempo e dimostrato scientificamente. Molti studi documentano l’incremento dell’assunzione di farmaci per l’ipertensione e per l’insonnia in gruppi di studio di residenti in aree aeroportuali[16][17][18].
Lo studio ”Hypertension and Exposure to Noise near Airports (Hyena): study design and noise exposure assessment”, e’ stato un progetto internazionale finanziato dalla Comunita’ Europea per studiare la correlazione tra inquinamento acustico prodotto dal traffico aereo, da quello automobilistico e lo sviluppo d’ipertensione arteriosa. Questo studio ha selezionato e studiato 6.000 persone (dai 45 ai 70 anni) che avevano vissuto per almeno 5 anni vicino ad uno dei 6 maggiori aeroporti europei. In Italia sono state selezionate 1.000 persone residenti vicino all’aeroporto di Milano Malpensa [19].
Le conclusioni di questo studio, pubblicate nel 2008, hanno mostrato una relazione significativa tra l’esposizione, soprattutto notturna, al rumore prodotto da traffico aereo e il rischio di sviluppare ipertensione arteriosa, mentre non subisce variazioni, con l’esposizione nelle differenti ore della giornata, il rischio associato al rumore automobilistico. L’ipertensione arteriosa aumenta il rischio di infarto del miocardio e ictus cerebri, pertanto l’inquinamento acustico deve essere inserito tra i fattori che possono causare malattie cardiovascolari.
Lo studio infine indica nella riduzione dell’impatto acustico da traffico automobilistico e da traffico aereo notturno una misura necessaria per la prevenzione delle malattie cardiovascolari [19] [20].
A questo proposito il Dipartimento di Epidemiologia della ASL Roma E, su mandato della Regione Lazio e incollaborazione con le amministrazioni locali, ha ritenuto opportuno approfondire con uno studio epidemiologico analitico la valutazione dell’ipotesi di un’associazione tra le esposizioni ambientali aeroportuali e i danni alla salute nei residenti in prossimità dell’aeroporto di Ciampino. Lo studio denominato SERA ( Studio degli Effetti sul Rumore Aeroportuale) si è posto come obiettivo principale la stima della prevalenza dell’ ipertensione arteriosa in uncampione di popolazione formato da 1200 persone di età compresa tra 45 e 70 anni e residenti nei comuni di Ciampino e Marino. www.comune.ciampino.roma.it/home/images/stories/rapporto_ciampino_sera.doc
Le scuole
La frazione di Santa Maria delle Mole è nelle immediate vicinanze dell’aeroporto di Ciampino. In questa frazione di Marino e nella vicina Cava dei Selci sono ubicate scuole medie ed elementari frequentate da circa 1400 studenti
Il 29 novembre 2008 a Santa Maria delle Mole, si è tenuta una conferenza, organizzata dal comitato”Salviamo Marino” sul tema: “L’aeroporto di Ciampino e la salute dei cittadini” alla quale l’Isde ha partecipato con una relazione scientifica.
Nel corso della conferenza sono intervenuti medici che hanno riferito di aver rilevato, nel corso della loro esperienza ambulatoriale sul territorio, il consistente aumento delle patologie respiratorie negli adulti e nei bambini. Alcuni insegnanti delle scuole elementari hanno riferito del disagio sofferto da bambini e dal corpo docente, costretti ad interrompere di continuo le lezioni a causa del rumore degli aerei e di come questa situazione provochi nei bambini disattenzione, difficoltà di comprensione e di apprendimento.
La testimonianza degli insegnanti delle scuole poste nelle direzioni di atterraggio e decollo dell’aeroporto di Ciampino confermano quanto conosciuto ed acquisito scientificamente ormai da anni [21] [22] [23].
Infatti in uno studio ormai famoso e pubblicato dalla prestigiosa rivista “Lancet”, Aircraft and road traffic noise and children’s cognition and health: a cross-national study “, sono stati analizzati gli effetti del rumore prodotto dal traffico automobilistico e dal traffico aereo sullo sviluppo cognitivo dei bambini. Oltre 2.800 bambini dai 9 ai 10 anni di eta’ frequentanti 89 scuole situate nei pressi di tre importanti aeroporti europei (Schiphol in Olanda, Barajas in Spagna e Heathrow in Inghilterra) sono stati coinvolti nello studio. I ricercatori hanno misurato i livelli di inquinamento acustico e li hanno rapportati ai risultati di una serie di test cognitivi sottoposti ai bambini. Analizzando i dati, si e’ rilevato che l’esposizione all’inquinamento acustico pregiudica la capacita’ di leggere correttamente. L’esposizione al rumore da traffico automobilistico non sembra avere un effetto altrettanto significativo sulla capacita’ di leggere, ma e’ risultato dannoso nei confronti della memoria. Un’esposizione a livelli elevati di entrambi i tipi di inquinamento acustico e’ associata ad una peggiore qualita’ della vita per i bambini e ad un netto aumento dello stress.
Gli autori di questo studio affermano che le scuole situate nei pressi di aeroporti non sono ambienti salutari ne’ adatti all’educazione e alla crescita dei bambini.
In queste situazioni si assiste al sommarsi degli effetti negativi dell’inquinamento acustico a quello atmosferico con conseguenze più gravi per la salute dei bambini e di più difficile previsione rispetto agli adulti [24][25][26].
L’esposizione all’ inquinamento elettromagnetico
I sistemi radar delle torri di controllo e quelli a bordo degli aerei insieme alle antenne di radiotrasmissione ed ai sistemi elettromagnetici utilizzati per i controlli di sicurezza producono inquinamento elettromagnetico e i lavoratori e i residenti in aree prossime agli aeroporti possono essere esposti ad effetti di sommazione di campi elettromagnetici provenienti da più fonti: antenne di telefonia, cavi elettrici ad alta tensione, linee elettriche delle ferrovie etc.[27][28].
E proprio di tutto ciò si prende atto in una delibera del Comune di Ciampino (Atto N. 75 del 14.5.2004 Prot. atti 748) che afferma: “la presenza sul territorio Comunale di uno scalo aeroportuale e di numerose linee ferroviarie comporta un aumento dei livelli di inquinamento elettromagnetico in aggiunta alle emissioni generate sia da elettrodotti e impianti civili (basse frequenze), sia da ripetitori della telefonia cellulare (alte frequenze).
Anche questa particolare forma d’inquinamento e soprattutto quella determinata dalla presenza di infrastrutture aeroportuali, dovrebbe essere oggetto di indagine scientifica circa gli effetti dovuti all’esposizione sia dei residenti che dei lavoratori addetti allo scalo aeroportuale.
Gli interventi necessari
In considerazione degli studi, delle testimonianze e della documentazione scientifica, la situazione che vivono i residenti di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma risulta estremamente preoccupante dal punto di vista sanitario ed ambientale e gravemente lesiva dell’art.32 della Costituzione che tutela il diritto alla salute di ogni persona.
E’ necessario ed urgente quindi che i voli sullo scalo di Ciampino siano ridotti immediatamente e drasticamente. E’ altresi’ necessario un monitoraggio permanente ed adeguato delle condizioni di salute dei residenti e in particolare dei bambini cosi’ come un costante, efficace e completo monitoraggio della qualità dell’aria, dei livelli di inquinamento acustico nelle zone interessate al sorvolo degli aerei, e lo studio e il controllo dell’eventuale inquinamento di terreni ed acque.
Questi monitoraggi ed indagini devono essere estesi a tutte le comunità e a tutte le aree sottoposte ad intenso traffico aereo.
Proprio nei giorni scorsi a Bruxelles si è tenuta una conferenza internazionale dei comitati che in Italia e in Europa si oppongono all’ampliamento degli aeroporti esistenti e alla costruzione di nuovi e che individuano nella riduzione del trasporto aereo una condizione indispensabile per la tutela di ambiente e salute di cui anche le politiche europee devono tener conto.
Il ruolo dell’ISDE
L’ISDE anche nel rispetto dell’articolo 5 del nuovo codice di deontologia medica che afferma:
” Il medico è tenuto a considerare l’ambiente nel quale l’uomo vive e lavora quale fondamentale determinante della salute dei cittadini. Il medico favorisce e partecipa alle iniziative di prevenzione, di tutela della salute nei luoghi di lavoro e di promozione della salute individuale e collettiva” deve farsi promotrice della richiesta di riduzione immediata dei voli su Ciampino, presso tutte le Istituzioni, gli Ordini dei medici, le associazioni di tutti gli operatori sanitari, i mezzi d’informazione e le associazioni ambientaliste. Parallelamente a questa richiesta urgente e non rinviabile dobbiamo chiedere che sia istituito in ogni Asl del territorio nazionale il Registro tumori. Il Registro dei tumori rappresenta uno strumento molto importante per studiare la distribuzione delle patologie oncologiche sul territorio e quindi per individuare anche legami con particolari situazioni ambientali e per meglio attuare strategie di prevenzione e ricerca.
L’ISDE deve inoltre sollecitare la stesura di un piano della mobilità nazionale che abbia la tutela dell’ambiente e della salute come elementi cardine. Un piano della mobilità che favorisca il trasporto ferroviario, le cosiddette autostrade del mare, e riduca il trasporto veicolare e quello aereo. In Italia esistono oltre 100 aeroporti e non c’è alcuna necessità di costruirne dei nuovi o di ampliare quelli già esistenti. Il traffico aereo necessità in Italia come nel mondo di essere ridotto e razionalizzato perché estremamente inquinante.
Lo studio, il monitoraggio degli effetti nocivi del trasporto aereo e la richiesta per la sua razionalizzazione e il suo contenimento devono essere un impegno forte ed importante per ogni medico altrettanto di quello che, giustamente e da molti anni viene profuso, per ridurre i danni causati dal trasporto veicolare.
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