ARPAT ha diffuso le prime elaborazioni dei dati 2023 sulla qualità dell’aria, realizzate dalla Rete Regionale di Monitoraggio della Qualità dell’Aria della Regione Toscana, che confermano le criticità su polveri, biossido di azoto e ozono in alcune aree della regione.
Le prime elaborazioni hanno preso in considerazione gli inquinanti storicamente più critici ovvero PM, NO2 e O3 da cui emerge che, per questi tre inquinanti, nel 2023 sussistono le stesse criticità già osservate negli ultimi anni con alcuni miglioramenti:
- il PM10 non ha rispettato il limite relativo al numero massimo (35) di superamenti annuo della media giornaliera di 50 µg/m3in una sola stazione di fondo della Piana lucchese, che per il sesto anno consecutivo rappresenta l’unico sito di criticità regionale per il particolato PM10;
- l’NO2 non ha rispettato il limite relativo alla massima media annuale di 40 µg/m3 in una stazione di traffico dell’Agglomerato fiorentino che per il sesto anno consecutivo rappresenta il solo sito di criticità regionale per il biossido di azoto;
- l’ozono non ha rispettato il valore obiettivo per la salute della popolazione nel 40% delle stazioni della Rete Regionale, confermando la criticità diffusa per il raggiungimento del valore obiettivo (V.O.).
Nei prossimi mesi, sarà disponibile la relazione annuale di approfondimento.
Di seguito alcune delle informazioni più significative. La stima preliminare ARPAT confronta i valori rilevati con i limiti di legge, ma per sarebbe più opportuno tenere conto anche dei valori raccomandati dalle linee guida OMS del 2021 per tutelare la salute umana e di quelli che saranno introdotti dalla revisione della Direttiva Europea in corso.
Nella seguente tabella sono riportati i valori limite introdotti nella nuova proposta di direttiva , il valore raccomandato dall’OMS per ciascun inquinante e il valore limite attualmente in vigore.
Particolato PM10
Ormai da molti anni il valore limite di 40 µg/m3, relativo alla media annuale di PM10, è stato ampiamente rispettato in tutte le stazioni della Rete Regionale. La media annuale più elevata nel 2023 è stata registrata presso la stazione di traffico di FI-Gramsci ed è stata pari a 30 µg/m3, mentre la media complessiva regionale è stata pari a 21 µg/m3. Tuttavia quasi tutte le stazioni hanno superato il valore raccomandato dall’OMS (15 µg/m3) e quasi tutte quello indicato nella proposta della Commissione di revisione della Direttiva (20 µg/m3).
Particolato PM2,5
Il rispetto del limite normativo della media annuale di 25 µg/m3 è stato confermato nel 2023, consolidando la situazione positiva della regione Toscana. La media regionale è stata pari a 13 µg/m3mentre la media massima, anche nel 2023, come negli ultimi anni, è stata registrata a LU-Capannori con un valore pari a 18 µg/m3. Anche in questi caso è ben diversa la situazione se si confrontano questi dati con i valori delle linee guida OMS (5 µg/m3) e della proposta di revisione della direttiva UE (10 µg/m3)
Biossido di Azoto – NO2
Nel 2023, come da molti anni, il valore limite di 40 µg/m3 per la media annuale di NO2 è stato rispettato in tutte le stazioni della Rete Regionale, eccetto che nella stazione dell’agglomerato di Firenze FI-Gramsci, che tra le centraline di tipo “traffico” è quella posizionata a maggior flusso veicolare, registrando una media di 41 µg/m3. Pur mostrando il superamento del limite per il 2023, conferma il trend decrescente degli ultimi anni. In tutte le altre stazioni della Rete Regionale la media è risultata nettamente inferiore al limite normativo, con media complessiva regionale pari a 16 µg/m3.
Se confrontiamo però questi valori con quelli indicati dall’OMS (10 µg/m3) e dalla proposta di direttiva (20 µg/m3) la situazione è tutt’altro che rosea.
Ozono O3
L’ozono rappresenta il parametro più critico per la nostra regione ed il raggiungimento del valore obiettivo per la protezione della salute risulta ogni anno difficoltoso in una buona porzione del territorio. Nel 2023, tre stazioni su dieci hanno registrato più di 25 superamenti della media mobile di Ozono di 120 µg/m3: PT-Montale, GR-Maremma e LU-Carignano.
A causa dell’importante influenza che le condizioni meteorologiche, in particolare l’irraggiamento solare estivo, esercitano sulla formazione di questo inquinante, gli indicatori di O3 subiscono grandi variazioni di anno in anno, per questo il valore obiettivo è definito come valore medio degli ultimi tre anni.
Il valore obiettivo per la protezione della salute umana, nel 2023, è stato superato presso quattro stazioni ovvero la stazione di PT-Montale della zona delle Pianure interne e le due stazioni di FI-Signa e di FI-Settignano dell’Agglomerato di Firenze e la stazione di LU-Carignano della zona delle Pianure costiere.