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  Le proposte specifiche di intervento sono state esposte congiuntamente tramite una lettera aperta, in cui è stata inoltre ribadita la disponibilità a un confronto che coinvolga Meloni e Ministri competenti  

 

Dal 6 al 18 novembre 2022 a Sharm El Sheikh, in Egitto, si terrà la Cop27 (Conferenza delle parti), l’annuale conferenza delle Nazioni Unite sul clima. In preparazione di questo evento sono state organizzate diverse iniziative internazionali volte a sensibilizzare i cittadini e il mondo politico a sostegno dell’ambiente.

La Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (FNOMCEO) e l’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE), insieme alla Global Climate and Health Alliance (GCHA) e a oltre trenta altre organizzazioni in tutto il mondo, propongono alcune raccomandazioni specifiche, contenute nel documento allegato, che riguardano perdite, danni, adattamento, mitigazione e finanziamento per far fronte alle questioni climatiche.

ISDE ha collaborato all’iniziativa con il Dott. Paolo Lauriola, componente della Giunta Esecutiva di ISDE-Italia e coordinatore della Rete Italiana Medici Sentinella per l’Ambiente (RIMSA), che parteciperà alla Cop27 in rappresentanza dell’associazione.

 

FNOMCEO e ISDE si sono rivolte al presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni, ai ministri dell’ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin e della salute, Orazio Schillaci per proporre una serie di interventi mirati che rimarcano l’urgenza di lavorare insieme su clima e salute.

La questione in Italia, viste le prossime decisioni da prendere in tema di PNRR, è rilevante anche e soprattutto per definire quale sarà la risposta del nostro Sistema Sanitario Nazionale (SSN) alla crisi climatica. La sanità si collega ad una pluralità di questioni che saranno discusse alla Cop27, come il risparmio energetico, l’uso più consapevole ed appropriato di certi esami, l’ambulatorio verde e la conoscenza degli effetti del cambiamento del clima anche su patologie non letali, che però incidono sui costi del SSN.

La richiesta alle istituzioni è di prendere in considerazione gli impatti sulla salute del cambiamento climatico e contestualmente i benefici derivanti dall’adozione di misure ambiziose che, come dimostrano i report inerenti a clima, ambiente e mortalità nel nostro Paese, non sono più rimandabili.