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Alcuni ricercatori italiani hanno pubblicato sul British Journal of Anaesthesia (giornale leader nel settore anestesiologico) un nuovo articolo sulle emissioni di gas serra associate all’uso di anestetici alogenati Greenhouse gas emissions associated with halogenated anaesthetics: the current European landscape.

In questa pubblicazione, realizzata da ricercatori dell’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), sono state per la prima volta confrontate le emissioni di gas serra associate all’uso di alogenati in nove paesi europei.

I risultati mostrano che, mentre Scozia e Paesi Nordici hanno ridotto notevolmente le emissioni di gas serra associate all’uso di anestetici alogenati, altre nazioni (tra cui l’Italia) stanno andando invece nella direzione opposta.

Ciò è dovuto principalmente all’uso sempre più diffuso del desflurano (un importante gas serra, 2500 volte più potente dell’anidride carbonica), nonostante esistano tecniche di sedazione alternative ugualmente efficaci ma più sostenibili dal punto di vista ambientale. 

Le differenze osservate tra i diversi paesi studiati sono particolarmente rilevanti se si considera che all’inizio di quest’anno la Commissione Europea ha deciso di imporre limitazioni all’uso del desflurano a partire da gennaio 2026, seguendo la strada tracciata da Scozia e Inghilterra.

I paesi europei che fanno largo uso di desflurano (in primis, l’Italia) dovranno quindi adeguarsi rapidamente alla nuova normativa europea, promuovendo una transizione ecologica anche nell’ambito dell’anestesiologia.