“L’impianto che Iren vorrebbe realizzare avrà un impatto ambientale consistente, soprattutto in ragione delle grandi dimensioni”. A parlare è Federico Balestreri, coordinatore per il Nord Italia dell’Isde, l’associazione internazionale medici per l’ambiente. “Il fatto che il dimensionamento dell’impianto, nonostante sia stata tolta la provincia di Piacenza, sia rimasto uguale, fa pensare – spiega il medico – che nell’ottica della produttività e del rendimento economico, Iren accoglierà rifiuti anche da altre parti”.
Più nello specifico, le conseguenze sull’ambiente sono rappresentate, sottolinea Balestrieri, “dalle emissioni, di carattere odorigeno, ma anche da quelle di inquinanti. Poi il digestato prodotto in questo impianto dovrà essere smaltito nei campi, come si utilizzano ad esempio i fanghi dei depuratori. In questo caso il digestato ha dei problemi che riguardano la presenza di clostridi e altri microorganismi.”
Intanto i comitati Salute e ambiente hanno organizzato un incontro col prof. Gianni Tamino, docente di Biologia generale all’Università di Padova. L’iniziativa pubblica si terrà a Gavassa martedì 15 ottobre.
Fonte e video intervista al Dott. Federico Balestrieri: reggionline.com