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“Ci rivolgiamo a Voi Tutti con grande preoccupazione per segnalare il sistematico superamento dei limiti di velocità, da parte di automobilisti e motociclisti, su tutto il territorio valdostano, in ambito urbano ed extraurbano”. Inizia così una lettera indirizzata ai 74 sindaci della Valle, ai vertici regionali politici e amministrativi e alle Forze dell’ordine da parte della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta-FIAB Aosta à vélo, di Legambiente Vda e dell’Associazione Medici per l’Ambiente-ISDE.

La lettera è dello scorso luglio, a oggi hanno risposto soltanto il sindaco di Jovençan, Stefano Belli e l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Bertschy, che ha promesso di portare il tema all’attenzione della Consulta regionale sulla mobilità.

“Questa pratica (la forte velocità ndr) – si legge nella missiva – rappresenta un grave pericolo sia per la sicurezza delle persone e degli animali (velocità e distrazione sono tra le cause più frequenti di incidente secondo dati ISTAT 2022) -sia per l’integrità dell’ambiente circostante (secondo i dati dell’agenzia europea per l’Ambiente 2022, il 60% delle emissioni di CO2 prodotta dai trasporti è causato dalle automobili)”.

Come associazioni “che rappresentano cittadini e cittadine responsabili”, le scriventi si dicono “profondamente preoccupate per le conseguenze negative di questa situazione. L’eccesso di velocità mette a rischio la vita e la sicurezza non solo degli utenti vulnerabili della strada, ma anche degli altri automobilisti e passeggeri. Inoltre, il deterioramento delle strade aumenta a causa delle velocità eccessive e porta ad un aumento degli incidenti stradali, a danni alle infrastrutture e a costi aggiuntivi per le amministrazioni locali. Gli eccessi di velocità contribuiscono anche alla contaminazione dell’aria e del suolo, con effetti dannosi sull’ecosistema”.

La Società Italiana di Medicina Ambientale-Sima, riportando i risultati di una ricerca dell’Agenzia Europea dell’Ambiente-Aea)+, evidenzia che “una riduzione della velocità media delle auto determina un taglio alle emissioni inquinanti in atmosfera, oltre che un risparmio in termini di consumo di carburanti”.

Per Legambiente, Fiab e ISDE “una riduzione del limite di velocità da 50 a 30 km/h all’interno dei centri abitati porterebbe a una diminuzione consistente e significativa per quanto riguarda le emissioni di CO2 e NOx (ossidi di azoto) prodotte dalle auto. Inoltre le città dove si è cominciato ad applicare questo accorgimento stanno evidenziando una diminuzione del numero e della gravità degli incidenti”.

Pertanto “desideriamo sollecitare l’adozione di misure concrete per affrontare questo problema. Tra le possibili azioni, potrebbero essere considerati il potenziamento dei controlli di velocità (soprattutto nei tratti urbani delle strade statali e regionali, dove il limite di 50 km/h è spesso superato), modifiche infrastrutturali leggere per rendere più difficile il superamento dei limiti e una maggiore sensibilizzazione pubblica sull’importanza del rispetto dei limiti di velocità al fine di ridurre incidenti e inquinamento, con dibattiti pubblici e incontri nelle scuole con i ragazzi, in quanto futuri guidatori”.

Le Associazioni si dicono convinte che “agendo insieme come comunità, potremmo riuscire a ridurre significativamente i rischi associati al superamento dei limiti di velocità e creare un ambiente più sicuro e sostenibile per tutti.Ringraziamo anticipatamente per l’attenzione che vorrete dedicare a questa importante tematica di stretta attualità, restando a disposizione per ulteriori chiarimenti e collaborazioni”. 

Fonte: laprimalinea.it