Dopo la sessione pomeridiana di venerdì 20 ottobre del Congresso nazionale di ISDE Italia, in corso a Sansepolcro, durante la quale si è parlato, nel corso di tre tavole rotonde, di regionalismo differenziato, inquinamento atmosferico, Agricoltura e sostenibilità, e la mattinata di sabato 21 interamente dedicata ad approfondimenti relativi all’inquinamento atmosferico e della salute, la sessione di sabato pomeriggio è stata dedicata al tema più generale dell’ “Inquinamento ambientale“.
La sessione è stata articolata in tre tavole rotonde.
La prima su Toolbox per l’attivismo, coordinata da Claudio Gianotti (ISDE Giovani), che introducendola ha parlato di Pensare e organizzare eventi community based.
Claudio Gianotti ha subito precisato che la sessione vuole rispondere alla domanda: noi medici e attivisti ambientali cosa possiamo contro il cambiamento climatico e l’inquinamento? Illustra le esperienze promosse in Valle D’Aosta che sono state organizzate rispondendo a cinque domande: Chi sono? (miei valori, dove mi informo, quali sono le mie inclinazioni individuali); Cosa voglio fare? [individuare target, perchè (c’è una novità) cosa posso dare (informazioni, esperienze); Con chi? [ricerca di sinergie con istituzioni, terzo settore, cittadini]; Come? [superare la paura della pagina bianca, collaborazione come gruppo, comunicazione, gestione energie/denaro]; Follow up [discussione nel gruppo, ripercorrere, critica non giudicante, programmare] (vedi presentazione – video)
Sono seguiti gli interventi di
- Antonella Maria Ilaria Cicale (ISDE Italia Napoli Quarto) su Come si stimolano i giovani colleghi sulle tematiche ambiente e salute,
- Rosy Battaglia (Cittadini Reattivi) su Divulgazione in ambito sanitario e advocacy.
- John Dejanaz (Fridays For Future su Altre forme di attivismo e finanziamento: il crowdfunding.
Antonella Maria Ilaria Cicale si è chiesta cosa poteva fare per il suo territorio, Quarto (NA) nella Terra dei fuochi. Il dato dei tumori nella sua zona è superiore ai dati nazionali e regionali, soprattutto per alcune tipologie. Partendo dalla situazione dei propri pazienti ha verificato la presenza ricorrente di tallio, piombo, molibdeno in persone ammalate con attività professionali molto diverse: è quindi andata a vedere la collocazione sul territorio, individuando due gruppi, uno con prevalenza di tallio e piombo, l’altro di molibdeno. Il lavoro di ricerca sta procedendo per individuare le fonti di inquinamento.
Rosy Battaglia inizialmente ha proiettato il trailer del docufilm “Io non faccio finta di niente” che ha realizzato sul sito inquinato della Caffaro di Brescia e delle bonifiche da realizzare. Spiega che sta cercando di costruire informazione indipendente, al di fuori di ogni pressione. Illustra il metodo “Cittadini Reattivi”: giornalismo civico d’inchiesta a tutela dell’ambiente e della salute, nonchè per la trasparenza e il diritto di accesso. “La cittadinanza scientifica è un esercizio informato dei diritti di cittadinanza”. L’informazione è la migliore forma di prevenzione. Cita l’altro documentario “La rivincita di Casale Moferrato” e “Taranto chiama“, prodotti editoriali utilizzati per fare divulgazione e far crescere la consapevolezza da parte dei cittadini. Ricorda le normative esistenti in Italia che sanciscono il diritto all’informazione, in particolare quella ambientale, e alla trasparenza e al diritto di accesso. Diritto che vale anche per i dati sanitari aggregati. Cita anche il progetto CIVICINN, a cui partecipa anche ISDE Italia per andare nelle scuole. Ha concluso riepilogando in sintesi i principali strumenti del giornalismo e del monitoraggio civico per l’educazione civica e ambientale.
Andrea John Dejanaz rispetto al tema che gli è stato assegnato, il crowdfunding, la ricerca dei fondi, si è chiesto, cosa è fondamentale? Quello che è fondamentale è coinvolgere tante persone per dare tanta forza ad un messaggio, e farlo in modo creativo. Occorre uscire dagli schemi, mettere in evidenza gli effetti della crisi climatica. Essere dirompenti. Andare ovunque. Con ogni mezzo. Acquisire nuove competenze. Progettare. Impattare sulla realtà. Questo per dire che è possibile realizzare le cose che si immaginano con pochi soldi. D’altra parte i fondi sono utili e in certe occasione servono, ad esempio quando hanno organizzato Meeting europeo hanno raccolto le risorse necessarie. D’altra parte si possono donare tante cose diverse: tempo, competenze, conoscenze, contatti, strumentazioni, ecc. Tutto questo serve. Infine ha indicato una serie di informazioni utili per effettuare il crowdfunding.
Nella seconda tavola rotonda sull’ Inquinamento ambientale, coordinata da Letizia Proserpi (ISDE Giovani) questa introducendola ha osservato che in questa sessione si affronteranno tematiche ambientali diverse rispetto a quelle discusse sinora. Il cambiamento climatico è una crisi ambientale, umanitaria, sanitaria ed economica. Ha citato le ondate di calore che costituiscono un effetto molto concreto del cambiamento climatico soprattutto sulle persone più fragili. Ha quindi ricordato la perdita di biodiversità che ha un effetto notevole anche sulla nostra salute. L'(in)sicurezza alimentare sempre più a rischio. Le malattie zoonotiche in aumento, che costituiscono lo specchio di due emergenze planetarie convergenti: una ecologica ed una sanitaria. Lo scioglimento dei ghiacciai, che fra l’altro liberano microorganismi che possono essere molto pericolosi. Non solo salute fisica ma anche il benessere mentale. Sottolinea quello che dovrebbe essere l’obiettivo da perseguire: Planetary Health. Per questo è indispensabile informazione e formazione su questi temi anche per i medici. (Vedi presentazione – video)
Ha visto quindi gli interventi di:
- Luigi Montano (Società Italiana della Riproduzione Umana- SIRU) su Inquinamento e salute riproduttiva,
- Simonetta Marucci (Associazione Medici Endocrinologi – AME) su La plastica: tra interferenti endocrini e nuove minacce,
- Giuseppe Barbiero (Università della Valle d’Aosta) su Inquinamento da sovrastimolazione: come la Natura migliora le prestazioni attenzionali,
- Bartolomeo Terzano (ISDE Italia Molise) su Antimicrobico resistenza,
- Renata Alleva (ISDE Ascoli Piceno) su Verso un cibo senza veleni: mangiare sano e vegetale.
Luigi Montano ha parlato della qualità del liquido seminale sulla base di uno studio effettuato in zone ad elevato impatto ambientale: Terra dei fuochi, Brescia e Valle del Sacco, grazie ad un’ampia rete di professionisti. In 38 anni nei Paesi occidentali si è verificata una diminuzione del 52% della concentrazione spermatiche, lo stesso sta avvenendo anche nei Paesi che negli ultimi anni registrano un incremento dell’inquinamento. Nelle zone indagate sopra indicate sono state rilevate alterazioni anche molto elevate nei giovani. Cita quindi una serie di studi sulla materia, fra cui uno recente che ha rilevato la presenza di microplastiche nello sperma umano.
Simonetta Marucci ha affermato che non si può parlare di salute senza parlare di agricoltura e di alimentazione. Il tema è quello del bioaccumulo. Gli interferenti endocrini agiscono a tutti i livelli, anche genetico ed epigenetico. Questi contaminanti ambientali incidono sulla salute fino dalla fase di formazione fetale e nei primi anni di vita. Ricorda la campagna ISDE di prevenzione sulle plastiche che dovrà fornire informazioni utili alle famiglie, aiutando a fare scelte salutari. Ci si concentra su questo perchè sono le plastiche presenti ovunque, specialmente nelle acque, entrando nella catena alimentare e quindi all’interno del corpo umano. Alle plastiche si aggiungono una serie di sostanze chimiche e microrganismi, con un effetto “cavallo di troia”. Ha sottolineato che le microplastiche hanno effetti a 360° sulla salute umana incidendo su tantissime malattie.
Giuseppe Barbiero ha detto che i bambini sono sottoposti a un bombardamento di stimoli mentali in crescita in tutto il mondo. Inoltre, spontaneamente, a scuola si sviluppa la fatica mentale perché la concentrazione richiede un’azione attiva che causa fatica. Questa attenzione puó essere rigenerata tramite la fascinazione verso ciò che è naturale. La fascinazione è innescata involontariamente e viene attratto da ció che è naturale. Questa propensione è innata ed è chiamata biofilia, cioè l’attrazione dell’essere umano verso tutto ció che è naturale. Abbiamo quindi cercato conferma sperimentale di quanto detto ristrutturando una scuola a Gressoney in Valle d’Aosta secondo un design biofilico e abbiamo confrontato le performance dei ragazzi in una scuola outdoor, in una scuola biofilica e in una scuola tradizionale riscontrando migliori performance di prestazioni e di rigenerazione nelle scuola outdoor e, in secondo luogo, in quella con design biofilico.
Bartolomeo Terzano ha affermato che l’antibiotico resistenza continua ad essere uno dei temi di salute più importanti. L’Italia è prima in Europa per numero di morti legati all’antibiotico resistenza: di 33.000 morti all’anno in Europa, un terzo sono italiani. Oltre all’utilizzo eccessivo degli antibiotici le maggiori cause di amr sono la trasmissione di microrganismi resistenti agli antimicrobici tra le specie animali e gli esseri umani. Uno dei problemi più importanti sono gli allevamenti intensivi, in cui l’utilizzo di antibiotici è massivo. Le azioni di contrasto di amr purtroppo ad oggi sono ancora insufficienti, sono quindi necessari interventi di sanità pubblica per contrastarla. Nel Molise, per esempio,si sta costituendo una rete di medici di medicina generale sentinella per mettere in atto azioni concrete per contrastare la amr. Ci auguriamo che azioni locali come questa siano sempre più presenti in tutto il territorio italiano.
Renata Alleva ha sottolineato che il cibo ha un ruolo importante sia per la nostra salute che per quella dell’ambiente. Una dieta basata su un buon consumo di alimenti vegetali è associata a minore rischio di tutte le patologie e gli alimenti vegetali se realizzati senza utilizzo dei pesticidi soni alimenti più sostenibili rispetto ai prodotti animali.
La terza e ultima tavola rotonda del pomeriggio è stata sul tema: Il ruolo del Giovane medico tra sfide imminenti, l’impatto della medicina e soluzioni piccole dal grande impatto. Il confronto è stato moderato da Guido Santini (Associazione Liberi Specializzandi) con gli interventi di:
- Giovanni Grasso (Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche FNOPI) su Salute globale una sfida per l’intero sistema sanitario nazionale: il ruolo delle professioni infermieristiche,
- Virginia Casigliani (Federspecializzandi), Gli specialisti e la green choosing wisely,
- Paola Scarabosio (Fimmg Formazione) su lI ruolo della medicina generale: come promuovere la salute dell’individuo della comunità e dell’ambiente,
- Paolo Lauriola (CRIMSA – FNOMCe0 / ISDE Modena) su La Sanità Pubblica Ecologica: al sfida per i giovani medici a livello internazionale.