Il giorno 3 Dicembre 2019 a Madrid, si è svolto un incontro promosso dalla OMS dal titolo: “Promoting Health and Climate Change Nexus at COP26”.
L’incontro, coordinato da Maria Neira Direttrice del Dipartimento Public Health & Environment del WHO di Ginevra è stato molto vivo e partecipato.
L’obbiettivo dell’incontro era quello di verificare la possibilità di puntare nella prossima COP26 sul nesso salute e cambiamenti climatici.
Ci sono stati interventi che hanno autorevolmente ed efficacemente evidenziato l’importanza di questo tema (Diarmid Campell Lendrum del OMS e Jessica Beagley di Lancet Countdown), un intervento di Italian Cilmate Network (Francesco Campo e Francesca Casale) sull’importanza della formazione e l’educazione per far fronte al tema degli effetti dei cambiamenti climatici ed uno che ha riferito l’esperienza in atto sul coinvolgimento dei Medici di Famiglia in tema di riconoscimento ed azioni a livello locale nei confronti dei Cambiamenti Climatici (Paolo Lauriola, RIMSA).
In particolare il rema del Medici Sentinella per l’Ambiente ha suscitato molto interesse da parte di diversi partecipanti all’incontro, molti dei quali erano medici.
Tale proposta nasce dall’iniziativa nata in Italia e prende il nome di RIMSA di che si basa su due elementi principali:
- il ricco patrimonio scientifico e informativo in possesso dei Medici di medicina generale (MMG) e i Pediatri di libera scelta (PLS) e le grandi potenzialità epidemiologiche dei dati in loro possesso mediante le Cartelle Cliniche Elettroniche – Electronic Medical Records (EMRs) che potrebbe essere utilmente impiegata per una più puntuale ed efficace sorveglianza ambientale e sanitaria;
- l’importanza del loro ruolo informativo, educativo ed anche etico (conoscere le cause della malattia e come prevenirla) nei confronti sia dei pazienti-cittadini che delle istituzioni, in una parola di advocacy.
In sintesi, i MMG e i PLS, se adeguatamente sensibilizzati, formati ed organizzati, possono rappresentare un “anello di congiunzione” tra evidenze scientifiche, problemi globali ed azioni locali. A questo proposito, diverse recenti e autorevoli pubblicazioni hanno sottolineato le grandi potenzialità offerte dal coinvolgimento dei Primary Care Providers.
Diversi partecipanti hanno manifestato il loro interesse ad essere informati e a collaborare eventualmente al progetto (Taiwan, Egitto, USA, Argentina, Italia, Sud Africa). Hanno altresì sottolineato l’importanza di avviare un’adeguata integrazione con altre specializzazioni in medicina ed altre professionalità ad es Architetti e Urbanisti.
FNOMCeO e ISDE che hanno promosso e sostenuto il progetto Medici Sentinella per l’Ambiente si sono resi disponibili a avviare un opera di sostegno della proposta di una “HEALTH COP” nel 2020 presso i decisori politici in Italia.
ECCO IL VIDEO DELL’INCONTRO
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