L’acceso dibattito scaturito dalla contestazione, da parte dei ministri dei trasporti e dell’interno, del provvedimento del Comune di Bologna, che ha istituito il limite dei 30 km/h nelle strade dell’intero centro abitato, entrato in vigore dopo circa sei mesi di preparazione, stimola l’associazione ISDE Italia – Medici per l’Ambiente ad esprimere le proprie considerazioni a supporto della delibera del Comune di Bologna.
Numerose città europee, come Bruxelles, Grenoble, Parigi, Chambery, Bilbao, Valencia, Berlino, Amburgo, Zurigo, Helsinki, Edimburgo, Graz, Londra hanno introdotto in ampie aree urbane centrali il limite dei 30 Km/h. In Italia si viaggia a 30 Km/h a Cesena, Olbia, Milano, a breve a Parma e speriamo anche a Udine. Il limite dei 30 Km/h sembra costituire il futuro della mobilità sostenibile urbana. Gli abitanti delle metropoli che hanno già sperimentato l’impatto del provvedimento si dicono soddisfatti dei cambiamenti. Le statistiche mostrano che i tempi di percorrenza aumentano di circa 30 secondi perchilometro, ritardo che appare giustificato dai miglioramenti della qualità di vita. Gli impatti positivi della riduzione della velocità urbana incidono 1) Sulla sicurezza stradale:
- nel 2022 in Italia gli incidenti stradali hanno provocato 3159 morti e 223475 feriti (trend in aumento, dati Istat)
- tra le cause principali dell’incidentalità stradale la velocità, il mancato rispetto della distanza di sicurezza, la mancata precedenza sugli attraversamenti, la distrazione
- il 73% degli incidenti, ed il 44% delle vittime, tra cui molti pedoni e ciclisti, si producono su strade urbane
- i mezzi più pesanti e potenti hanno maggiore capacità offensiva, perché in caso di scontro generano maggiori danni
- la mortalità in caso di incidente tra un impatto a 50 o 30 all’ora passa da oltre il 50% nel primo caso a meno del 10% nel secondo
- nelle città con limitata disponibilità di piste ciclabili diventa più importante ridurre la velocità delle auto aumentando la sicurezza stradale e permettendo alle biciclette di stare in strada assieme ai veicoli
2) Sull’impatto della velocità dei veicoli a motore:
- riducendo i limiti di velocità da 50 km/h a 30 km/h, è possibile ottenere un abbattimento medio del rumore nelle aree urbane compreso tra 3 dB e 5 dB, cioè si dimezza l’intensità sonora del traffico, con diminuzione del fastidio e dei disturbi del sonno dovuti al rumore del traffico stradale (fonte EEA, misure effettuate a Zurigo, Bruxelles)
- l’inquinamento atmosferico da traffico urbano, in condizioni di guida reale caratterizzate da continue frenate e accelerazioni, mostra una riduzione a 30 km/h rispetto a 50 km/h (riduzione della CO2, degli ossidi di azoto e del particolato), ed una riduzione del consumo di carburante. Le auto ibride a 30 km/h viaggiano con motore elettrico.
- gli spostamenti in auto effettuati in 14 città italiane nel 2020, pur con variabilità significativa in relazione alle caratteristiche delle varie città, comportano già una velocità media inferiore ai 30 km/h nella grande maggioranza degli spostamenti (rapporto 2023 “Datamobility”)
Isde pertanto, in accordo con numerose altre associazioni, esprime il proprio supporto alle città che si impegnano per una mobilità sicura e sostenibile.