La salute pubblica e la tutela dell’ambiente devono essere priorità per il futuro della Liguria, secondo il documento inviato dall’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE)
L’Associazione Italiana Medici per l’Ambiente (ISDE) della Liguria ha inviato ai candidati alla Presidenza della Regione un documento contenente un appello urgente per mettere la salute pubblica e la tutela ambientale al centro delle politiche regionali. Le elezioni, che si terranno il 27 e 28 ottobre, rappresentano un momento cruciale per garantire un futuro sostenibile per la regione.
Il documento evidenzia sei aree chiave su cui i candidati dovrebbero impegnarsi: mobilità sostenibile, stop alla cementificazione, promozione delle energie rinnovabili, tutela delle risorse marine, protezione della biodiversità e delle aree protette, e potenziamento delle politiche di prevenzione in ambito sanitario. Ogni sezione propone soluzioni concrete, volte a migliorare la qualità della vita dei cittadini liguri e a preservare l’ambiente per le generazioni future.
Il documento “Un Futuro Sostenibile per la Salute e l’Ambiente” rappresenta un chiaro invito ai candidati a esprimere pubblicamente le loro posizioni su temi fondamentali per la Regione Liguria. Tra le proposte avanzate spiccano: il potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità attiva, la limitazione del consumo di suolo per fermare la cementificazione, l’adozione di un piano regionale per le energie rinnovabili, e il monitoraggio costante della qualità dell’aria e delle acque. Inoltre, l’ISDE denuncia progetti di grandi opere, come la Gronda di Genova e il mega parco eolico Imperia Monti Moro, che potrebbero compromettere l’integrità del territorio.
“È il momento di agire con decisione”, ha dichiarato il Dott. Gianfranco Porcile, Presidente dell’ISDE Liguria. “La Liguria può e deve essere un esempio di sostenibilità, salute e qualità della vita. I cittadini meritano un impegno concreto e chiaro da parte dei futuri amministratori.”
Nel documento, ISDE richiama anche l’attenzione sulla necessità di politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici, con particolare attenzione alla salute dei più vulnerabili, e sull’urgenza di intervenire per ridurre l’inquinamento atmosferico, specialmente nelle aree portuali di Genova, Savona e La Spezia.