Si è svolto sabato 7 Ottobre 2023 a Viterbo, presso la Sala del Consiglio comunale del palazzo dei Priori, il convegno Acqua senza arsenico: possibili prospettive per la Tuscia.
L’incontro, coordinato ed organizzato dal Comitato Non ce la beviamo, ha visto una numerosa ed attenta partecipazione di rappresentati istituzionali, tra cui la sindaca di Viterbo e altri sindaci del territorio, cittadini e associazioni provenienti anche da fuori provincia.
Con la relazione del professor Vincenzo Piscopo geologo dell’università della Tuscia, è stato evidenziato come sia possibile avere un’acqua di migliore qualità e con il minor quantitativo di arsenico-sostanza tossica e cancerogena- anche ricorrendo al prelievo di acque da nuove falde, in particolare presenti nell’ area cimina, non contaminate da arsenico e quindi con minori rischi per la salute umana.
Una soluzione quindi semplice, territoriale e notevolmente meno dispendiosa rispetto al progetto, costosissimo, faraonico e ad alto impatto ambientale, che si prefiggerebbe di prelevare l’acqua dalle fonti del Peschiera, in provincia di Rieti, per portarle nella nostra provincia per miscelare poi con quelle attualmente erogate negli acquedotti comunali.
Di seguito, e in allegato, il contributo che l’Associazione medici per l’ambiente di Viterbo ha presentato nell’ambito del convegno di studio.
Per un’acqua davvero salubre nell’Alto Lazio: alcune considerazioni e alcune proposte
Premessa
L’attuale crisi climatica sta accentuando drammaticamente anche la sempre minore disponibilità di acqua dolce.
Nel mondo oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e questo compromette fortemente il loro stato di salute in termini di malattia e morte e segna in modo violento e autoritario i rapporti sociali, economici e geopolitici.
L’acqua pulita e salubre è una condizione fondamentale per la salute perché noi siamo l’acqua che beviamo e quella che mangiamo, attraverso i cibi preparati con essa e gli alimenti nei quali essa è costituente preponderante.
Siamo anche l’acqua che hanno bevuto le generazioni che ci hanno preceduto perché, in forma liquida, gassosa e solida, essa costituisce un ciclo idrogeologico chiuso nel quale gli inquinanti possono penetrare e persistere.
L’assunzione di acqua contaminata rappresenta quindi un innegabile rischio per la salute di tutti e a maggior ragione per la salute dei bambini e specialmente nel periodo gestazionale a causa di sostanze che possono essere in essa contenute come i pesticidi, i metalli pesanti ad esempio l’Arsenico, microrganismi patogeni, tossine, PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), farmaci, microplastiche e sempre nuovi e ancora sconosciuti microinquinanti chimici ed organici.
La disponibilità di acqua dolce si va riducendo e cresce nel mondo e in Italia il fenomeno della siccità è dunque necessario ed urgente risparmiare, tutelare e proteggere questa preziosa e insostituibile matrice di vita a partire anche da un impegno personale oltre che collettivo e prima ancora Istituzionale.
Le proposte per l’Alto Lazio e in particolare per il territorio viterbese
- Ammodernamento/sostituzione rete idrica territoriale (quella attuale perde quasi il 50% dell’acqua captata).
- Tutelare i laghi di Bolsena, Bracciano e Vico con interventi tesi a preservare i loro ecosistemi e l’idropotabilità delle loro acque.
- Recuperare l’acqua piovana, attraverso anche la costruzione di una rete di piccoli e diffusi invasi.
- Incentivare nei territori agricoli la più efficiente e moderna irrigazione a goccia rispetto alle attuali e contenimento delle espansioni delle monocolture ad alta richiesta di acqua come ad esempio quella del nocciolo.
- Implementare l’attuale e originario patrimonio arboreo che contribuisce in modo fondamentale alla conservazione e produzione di acqua nonché alla buona qualità dell’aria e al benessere psicofisico delle persone.
- Riciclare sempre e in modo corretto le acque reflue, con opportuni trattamenti prima della loro reimmissione in ambiente.
- Dearsenificare in modo efficiente e costante, con un corretto funzionamento degli impianti di dearsenificazione, le acque ad uso potabile, per riportare almeno nei limiti di legge il parametro Arsenico- elemento tossico e cancerogeno- e il Fluoro.
- Ricercare e valorizzare in loco di falde acquifere con minore o assenza di concentrazione di Arsenico.
- Respingere progetti di grandi opere – come quello di far arrivare le acque da lontano, nella fattispecie dall’acquedotto reatino del Peschiera.
- Misurare i livelli di radioattività nelle acque dell’Alto Lazio, data la struttura geologica vulcanica.
- Opporsi al progetto che individua ben 22 siti per lo stoccaggio di scorie radioattive a bassa, media ed alta intensità nella provincia di Viterbo.
- Evitare l’ampliamento e la realizzazione di nuovi allevamenti animali intensivi, in particolare di quelli avicoli- già numerosi nell’area viterbese-, per il documentato impatto negativo sull’acqua, l’aria, il suolo e la salute anche per il rischio di influenza aviaria.
- Fermare la cementificazione dei territori e la servitù energetica dei terreni ad uso agricolo per preservarne anche il valore dal punto di vista storico e paesaggistico.
Rinunciare alla produzione energetica da combustibili fossili ed impegnarsi per lo spegnimento della centrale a carbone di Civitavecchia che riversa i suoi fumi dannosi anche nel viterbese contaminando così aria, acque e suoli.
Alcuni semplici consigli che tutti possiamo mettere in pratica per usare, risparmiare e trattare meglio l’acqua:
- Scegli l’acqua del rubinetto invece che quella in bottiglia (se non sono presenti specifiche problematiche di contaminazione ed inquinamento territoriale delle fonti di approvvigionamento) e meglio se in bottiglie di vetro, quando proprio non se ne può fare a meno;
- Informati presso il tuo Comune di residenza circa le qualità di idropotabilità delle acque erogate nel territorio e nell’acquedotto comunale;
- Preferisci l’utilizzo di una doccia veloce al bagno in vasca e chiudi il rubinetto dell’acqua mentre lavi i denti o fai la barba. Utilizza lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico e con consapevolezza circa i quantitativi di acqua e detersivo impiegati;
- Prendi l’abitudine di utilizzare un solo piatto per il primo e secondo pasto;
- Riutilizza l’acqua del lavaggio delle verdure, della frutta o della cottura della pasta per innaffiare le piante;
- Utilizza prodotti naturali per la pulizia della casa come ad esempio aceto e bicarbonato di sodio;
- Se devi ristrutturare una casa o costruirne una nuova fai progettare sistemi di raccolta dell’acqua piovana da utilizzare per l’irrigazione e i servizi igienici;
- Riduci l’acquisto di capi di abbigliamento (c’è bisogno di molta acqua sia per la loro produzione che per il loro successivo smaltimento);
- Evita di lavare spesso l’auto e quando lo fai evita il lavaggio meccanico con rulli;
- Preferisci l’irrigazione a goccia per orti e giardini e sempre nelle ore meno calde;
- Riduci l’utilizzo della plastica, in particolare quella monouso e per il confezionamento di alimenti ovvero le plastiche usate per il packing (le microplastiche e le nanoplastiche sono tra i nuovi contaminanti ambientali e contaminando l’acqua di conseguenza contaminano l’intera catena alimentare);
- Sostituisci nelle attività conviviali l’uso di posate, piatti, bicchieri, bicchierini e palette in plastica con prodotti in vetro, ceramica o biocompostabili;
- Sostieni iniziative, progetti ed azioni per ridurre la cementificazione dei territori, la produzione energetica da combustibili fossili, modalità di viaggio altamente inquinanti- trasporto su gomma, aereo e meganavi da crociera- l’uso di pesticidi e diserbanti chimici nei giardini pubblici e in agricoltura e per favorire e ampliare l’estensione del patrimonio boschivo;
- Orientati verso una dieta con il minor apporto di carne e preferisci l’acquisto di prodotti locali, di stagione da agricoltura e zootecnia biologiche;
- Impegnati per far crescere consapevolezza e responsabilità circa la tutela e il risparmio di questa preziosa ed unica risorsa che è, e deve restare, un bene comune.
Alcuni testi di approfondimento:
- Autori vari, Inquinamento ambientale e salute per una medicina responsabile”, Aboca, San Sepolcro, Arezzo,2019
- Fritjof Capra, Pier Luigi Lusi, Vita e natura una visione sistemica, Aboca, Sansepolcro (Ar) 2014.
- Lucia Capuzzi e Stefania Falasca, Frontiera Amazzonia, viaggio nel cuore della terra ferita, EMI edizioni, Verona, 2019
- Francesco Gesualdi, Acqua con giustizia e sobrietà, EMI edizioni, Bologna 2007
- Andrè Leu, The Myths of safe pesticides, Acres U.S.A., Texas, 2014
- Lima A. et al., L’acqua che beviamo. Le Scienze, maggio 2010, 501 pag. 68-77.
- Paolo Maddalena, Il territorio bene comune degli italiani, Donzelli Editore, Roma 2014
- Andrea Segrè, Luca Falasconi, Il libro blu dello spreco in Italia: l’acqua, Edizioni ambiente, Milano, 2012
- Shanna H. Swan, Countdown, Fazi editore, Roma 2022
- Vandana Shiva, Le guerre dell’acqua, Feltrinelli, Milano 2003
- SOS acqua: ultima chiamata. Acqua, ambiente e salute un legame indissolubile ma ormai compromesso? https://www.isdenews.it/sos-acqua-ultima-chiamata-acqua-ambiente-e-salute-un-legame-indissolubile-ma-ormai-compromesso/