Mantenere i limiti di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (CEM-RF) usati dalla telefonia mobile. Questa la richiesta inviata al governo dopo l’uscita sulla stampa della bozza di decreto legge che prevede l’innalzamento del valore di attenzione, attualmente di 6 V/m a 24 V/m.
A.P.P.L.E. (Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog), ISDE (Associazione Medici per l’Ambiente), A.I.E. (Associazione Italiana Elettrosensibili) e A.M.I.C.A. (Associazione Malattie da Intossicazione Cronica e Ambientale), insieme ad altre sigle, chiedono di salvaguardare i limiti attualmente in vigore, al fine di tutelare la salute pubblica.
La bozza del decreto fa riferimento alle rassicuranti indicazioni di Icnirp (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection). Si tratta di una ong creata con i fondi dell’industria che fornisce indicazioni sulla tutela della salute dalle radiofrequenze (Rf). Ma, nonostante i progressi delle conoscenze scientifiche, i limiti Icnirp si basano su dati obsoleti, considerano solo gli effetti termici delle Rf, per esposizioni di breve durata e di alta intensità, ignorano gli effetti non termici per esposizioni prolungate e di bassa intensità.
In questi giorni la prestigiosa rivista IEEE Microwave Magazine ha pubblicato l’articolo del professor James Lin :”RF Health Safety Limits and Recommendations”(RF: limiti sicuri per la salute e raccomandazioni) in cui si conclude che i limiti di esposizione fissati da Fcc (Federal Commission for Communication Usa), da Icnirp e da Ices (International Commission on Electromagnetic Safety) “non proteggono adeguatamente bambini, lavoratori e pubblico, dalle esposizioni alle radiazioni a radiofrequenza, e tantomeno persone con sensibilità alle radiazioni elettromagnetiche provenienti da dispositivi e sistemi wireless. Inoltre non tutelano dalle radiazioni delle comunicazioni mobili 5G, sulle quali non vi sono studi attendibili in letteratura”.
L’IEEE è la più grande associazione tecnica professionale internazionale, dedicata al progresso della tecnologia a beneficio dell’umanità. James Lin, membro IEEE, ex membro Icnirp, è professore emerito presso l’Università dell’Illinois e ha ricoperto cariche prestigiose in ambito scientifico.
La richiesta delle associazioni si basa su un’enorme mole di evidenze scientifiche, che indicano effetti non termici (senza riscaldamento dei tessuti) ai livelli di Cem/Rf di gran lunga inferiori a quelli considerati sicuri di Icnirp e a cui siamo già esposti 24/24 ore.
Tumori, malattie neurodegenerative, deficit di attenzione e memoria, elettrosensibilità, disturbi cardiocircolatori, danni alla fertilità maschile e femminile, danni al DNA, sono alcuni degli effetti avversi non-termici correlati all’esposizione ai campi elettromagnetici artificiali utilizzati dalla tecnologia wireless.
Aumentare la potenza delle Stazioni Radio Base (Srb) implica, quindi, un aggravamento dell’esposizione della popolazione ai Cem con conseguente incremento dei danni alla salute.
Si precisa infine che gli standard di protezione della salute umana dai Cem variano nel mondo. In molti Paesi europei, come ad es. la Svizzera (5 V/m), i livelli di esposizione sono di gran lunga più cautelativi di quelli proposti da Icnirp che antepone gli interessi dell’industria alla tutela della salute pubblica.
Le associazioni chiedono pertanto al governo di prendere in seria considerazione i gravi rischi per la salute correlati ai Cem artificiali e di mantenere i limiti attualmente in vigore adottando misure adeguate per tutelare bambini, adolescenti, donne incinte, nonché soggetti elettrosensibili e chimicosensibili.