Segnaliamo l’articolo di Elena Uga e Annamaria Sapuppo pubblicato nel numero 61 del 2024 della rivista Il Cesalpino.
Il rapporto con la natura è una parte importante della vita di molte persone. I benefici per la salute e il benessere delle attività svolte negli ambienti na- turali dovrebbero essere sempre più riconosciuti in tutte le discipline, dalla pianificazione urbana alla medicina. Nonostante ciò, l’urbanizzazione, le sfide della vita moderna e il degrado ambientale stanno portando a una riduzione sia della quantità che della qualità delle esperienze naturali, so- prattutto per i bambini, sino ad arrivare ad una vera e propria patologia, defini- ta da Louv “Disturbo da deficit di natura” (Nature deficit disorder), dato dalla carenza della cosiddetta “vitamina N”. Esiste un consenso generale sugli effetti favorevoli dell’esposizione alla natura in letteratura: dalla riduzione della mortalità per tutte le cause, in particolare per le malattie cardiovascolari e polmonari, nonché per i disturbi neuropsichiatrici. Essere “immersi” nella natura ci fa sentire parte di qualcosa di più grande e può aiutare a liberare la nostra mente da stress e preoccupa- zioni. Per godere di questi benefici, bisognerebbe trascorrere almeno due ore alla settimana a contatto con la natura, o comunque mantenere un contatto regolare e consapevole con essa, anche in “piccole dosi” ogni giorno, attraverso la cura di un giardino o un orto esterno, una passeggiata in un parco o un’altra attività sportiva all’aperto. Tali attività, visti gli importanti benefici, dovrebbero essere proposte già in età pediatrica.