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Se il Senato francese convalida la proposta votata dai deputati, la fabbricazione, l’importazione e la vendita di diversi tipi di prodotti contenenti PFAS saranno vietate a partire dal 1° gennaio 2026.

“Immensa vittoria nel riconoscimento dello scandalo sanitario del secolo. Questo voto è storico”. Ieri sera, il deputato ambientalista della Gironda Nicolas Thierry ha assaporato l’adozione in Assemblea della sua proposta di legge per proteggere la popolazione dai PFAS, le sostanze per- e polifluoroalchilate qualificate come “inquinanti eterni”. “Una piaga la cui portata è dell’ordine del disastro del clordecone o delle devastazioni dell’amianto”, ha insistito durante il voto di giovedì.

Nonostante la riluttanza del governo e della sua maggioranza, il testo è stato adottato in prima lettura e all’unanimità (186 voti a favore, nessuno contrario, 27 astensioni). Il testo deve ora passare davanti al Senato, in maggioranza a destra.

Cosa prevede la nuova legge? Il divieto, a partire dal 1° gennaio 2026, della fabbricazione, dell’importazione e della vendita di qualsiasi prodotto cosmetico o tessuto di abbigliamento contenente PFAS. Gli indumenti protettivi per alcuni professionisti della sicurezza (i vigili del fuoco per esempio) non saranno soggetti a queste restrizioni. Anche il resto degli usi sarà vietato entro il 2030.

Un grosso inconveniente: il testo sottoposto al voto prevedeva inizialmente il divieto dei PFAS negli utensili da cucina, combattuto in particolare dall’industria Seb le cui padelle antiaderenti Tefal erano interessate. Alla fine questi oggetti sono stati esclusi dalla legge approvata. “Vediamo che la lobby di Seb ha funzionato. È impressionante vedere come una singola azienda possa ribaltare una legge”, sottolinea Pauline Cervan, responsabile delle missioni scientifiche e normative per l’associazione Generazioni future.

fonte: Vert

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