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In occasione delle elezioni regionali sarde, in programma il prossimo fine settimana, sia in qualità di medici che come cittadini sardi, l’Associazione Medici per l’Ambiente ( sezione Sardegna) ha deciso di sottoporre all’attenzione dei\delle candidati\e alla Presidenza della Regione e del Consiglio regionale un documento con le priorità politico-amministrative per il prossimo quinquennio.

E’ assolutamente necessario, alla luce dello scenario ambientale e sanitario esistente in Sardegna, dare un contributo in termini di analisi, osservazioni e informazione scientifica con un approccio realistico e costruttivo che da tanti anni caratterizza l’azione di ISDE, mantenendo un ruolo di imparzialità ma non di neutralità qualora siano presenti, insorgano, si ignorino o si temano situazioni che pongano in pericolo l’equilibrio tra ambiente e salute

La nostra associazione – ha dichiarato il Dott. Domenico Scanu, Presidente ISDE Sardegna–  chiede al futuro Presidente della Regione Sardegna e ai futuri consiglieri regionali di impegnarsi in un nuovo progetto per poter contribuire alla soluzione delle gravi criticità ed emergenze che incombono sul nostro territorio e sul pianeta tutto. Le emergenze più evidenti sono molte: i cambiamenti climatici, la distruzione delle risorse naturali e delle biodiversità, la crisi economica, sociale e culturale, le problematiche connesse alla transizione energetica, la crisi della sanità pubblica, le servitù militari, il problema dei campi elettromagnetici con il 5G, la gestione dei rifiuti e delle scorie nucleari. Tutte problematiche che devono vedere la nostra Regione protagonista e attiva nel contribuire a risolverle. Gli obiettivi di salute, sia di prevenzione che di gestione delle malattie, infatti, si possono conseguire solo coinvolgendo tutti i settori sociali, con la consapevolezza di agire utilizzando le evidenze scientifiche come unica guida e puntando verso obiettivi secondo una visione One Health. In particolare, le pratiche di prevenzione primaria devono coinvolgere tutti i settori della società, prevedendo una riorganizzazione interdisciplinare dei servizi pubblici, a partire dal settore sanitario. Riteniamo- continua Scanu- che queste siano le premesse affinché il bene comune, la salute dei sardi e dell’ambiente attuale e futuro, possano trovare le soluzioni credibili e necessarie e quelle che sono drammaticamente urgenti.

A partire dalle suddette considerazioni e in riferimento ai programmi elettorali presentati dai candidati presidenti e coalizioni, ISDE Sardegna auspica che qualsiasi intervento legislativo, programmatico e d’indirizzo del nuovo Governo regionale si ispiri ai suddetti valori e individua quindi alcuni principi fondamentali e settori prioritari per una corretta politica di tutela della salute e di salvaguardia dell’ambiente.