Hanno attraversato secoli di storia, hanno sfamato generazioni di popoli del Mediterraneo. Nell’Antica Grecia era prevista la pena di morte per chi abbatteva un ulivo. Ma oggi per la pianta sacra per eccellenza i tempi sono cambiati: in Puglia chi non abbatte gli ulivi rischia multe salate, attacchi e ritorsioni. Per quale ragione sta succedendo tutto questo?
Tutta colpa di un batterio? L’unica soluzione è la loro eradicazione? E cosa rischiamo perdendoli?
A queste e altre domande si è cercato di rispondere con “Legno Vivo – Xylella, oltre il batterio”, un documentario che vuole essere spunto di riflessione e approfondimento sulla questione Xylella, il batterio accusato della strage degli ulivi pugliesi. Dal racconto di questa vicenda, sulla quale l’opinione pubblica ha ricevuto nella maggior parte dei casi un’informazione parziale, emergono preoccupanti risvolti che coinvolgono l’agricoltura, l’economia, l’ambiente, il paesaggio, la salute, la società, le libertà e i diritti costituzionali. A fronte di non più di un 2% di piante trovate infette (fonte: monitoraggi ufficiali della Regione Puglia), sono state imposte su larga scala pratiche fitosanitarie lesive del principio di precauzione e delle direttive nazionali ed europee in tema di salute pubblica e si è dato via libera all’abbattimento di migliaia di alberi, secolari e millenari, fondamentali presidi contro desertificazione, siccità e dissesto idrogeologico, preziosissime riserve di acqua, garanti della biodiversità nonché fonte di reddito per tante famiglie. Il viaggio alla ricerca delle tante verità nascoste dietro al batterio da quarantena ha condotto gli autori fino in Spagna, dove il modello olivicolo intensivo e super-intensivo che si vorrebbe imporre alla Puglia, ha preso piede già dagli anni
’90, portando alla scomparsa delle piccole e medie imprese agricole e allo spopolamento di vasti territori, depredati delle loro risorse, in nome dell’agricoltura industriale.
Un modello agricolo causa dell’iper-sfruttamento dei terreni, della contaminazione delle falde acquifere e dell’inquinamento dei suoli, resi sempre più sterili e ostili alla vita. Durante il convegno, grazie all’intervento di esperti e professori universitari, saranno presentate le nuove scoperte scientifiche in ambito di microbiologia del suolo e di correlazione tra lo stato di salute del microbiota terrestre e quello umano.
La prima proiezione assoluta al pubblico del documentario “Legno Vivo – Xylella, oltre il batterio” si terrà martedì 26 novembre 2019 dalle ore 15.30 presso Sala dell’Istituto di Santa Maria, in Aquiro Piazza Capranica, n. 72 a Roma.
Alla proiezione seguirà un dibattito a cui interverranno oltre agli autori:
Elena Tioli, Francesca Della Giovampaola e Filippo Bellantoni, la scienziata e attivista, presidente di Navdanya International, Vandana Shiva, Marco Nuti, Microbiologo, professore emerito dell’Università di Pisa, Patrizia Gentilini, Oncologa ed Ematologa, ISDE – Associazione Medici per l’Ambiente e Antonio Onorati, Ari – Associazione Rurale Italiana.
Introduce: Sen. Saverio De Bonis, Gruppo Misto
NB: Si prega di comunicare la partecipazione all’indirizzo mail: info@legnovivofilm.it
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