Una lettera aperta ai candidati alla poltrona di sindaco di Civitavecchia, Massimiliano Grasso e Marco Piendibene, che si giocheranno il tutto per tutto nel prossimo ballottaggio. E’ quella che ha inviato il dottor Giovanni Ghirga, in rappresentanza dei Medici per l’Ambiente di Civitavecchia.
Ecco la lettera integrale:
Cari Candidati,
un grido di aiuto dai cittadini di Civitavecchia alla politica: “Boom di tumori nei paesi occidentali”. La strada vincente è puntare sulla prevenzione, ridurre l’inquinamento ambientale (in particolare quello dell’aria) e seguire uno stile di vita corretto.
I numeri sono da record. Nel 2024 negli Usa, per la prima volta nella storia, si supera la soglia di 2 milioni di casi l’anno di tumore. Una crescita importante, comune a tutti i Paesi occidentali. Siamo in una vera e propria pandemia di cancro. Ogni giorno in Italia 1.000 persone ricevono una diagnosi di tumore, secondo Saverio Cinieri, presidente della Fondazione della Associazione Italiana di Oncologia Medica (1). Tuttavia, siamo sulla strada giusta per la cronicizzazione di numerose neoplasie, mentre per altre possiamo addirittura parlare di guarigione.
Molte neoplasie potrebbero essere prevenute se non si fumasse, si migliorasse la qualità dell’aria che respiriamo (2), si combattesse la sedentarietà, si riducesse l’eccessivo consumo di alcol e se si seguisse la dieta mediterranea.
Il processo di cancerogenesi dura molti anni o addirittura decenni. Durante questo periodo si è apparentemente sani e totalmente asintomatici, mentre in verità diversi fattori stanno già promuovendo attivamente questa trasformazione. Un classico esempio è quello del fumo di sigaretta, per il quale ogni sigaretta fumata induce il processo di cancerogenesi (1).
Inquinamento dell’aria e Cancro (2).
L’inquinamento dell’aria risulta essere associato a numerosi tipi di cancro. Non sorprende ed è ben noto che l’inquinamento dell’aria è stato collegato, ormai da tempo, al cancro ai polmoni. Un nuovo studio, tuttavia, suggerisce che l’inquinamento è anche associato a un aumento del rischio di mortalità per diversi altri tipi di cancro, tra cui il cancro al seno, al fegato e al pancreas. Una coppia di ricercatori, uno a Hong Kong e uno a Birmingham, Regno Unito, ha studiato l’esposizione a lungo termine alla materia particolata fine ambientale, una miscela di inquinanti che provengono soprattutto dai trasporti (auto, navi ed aerei), dalla generazione di energia e da altre fonti. La materia particolata fine ambientale ha un diametro aerodinamico inferiore a 2,5 micrometri ed è conosciuta come PM2,5.
Lo studio ha arruolato 66.280 residenti di Hong Kong, tutti di età compresa tra i 65 e i 99 anni quando sono stati inizialmente reclutati tra il 1998 e il 2001. I ricercatori hanno seguito i soggetti dello studio fino al 2011, stabilendo le cause di morte dalle registrazioni di Hong Kong.
Le concentrazioni annuali di PM2,5 presso le loro abitazioni sono state stimate utilizzando i dati dei satelliti e dei monitor fissi. Dopo aver effettuato un aggiustamento per lo stato di fumatore ed escludendo le morti avvenute entro tre anni dalla linea di base per controllare le malattie dalle quali alcuni erano già affetti, lo studio ha mostrato che per ogni 10 microgrammi per metro cubo (µg/m3) di aumento dell’esposizione al PM2,5, il rischio di morire per qualsiasi tipo di cancro aumentava del 22 percento. Per i tumori del tratto digestivo superiore il rischio di mortalità era del 42 percento più alto. Per i tumori degli organi digestivi accessori, come fegato, vie biliari, colecisti e pancreas, il rischio di mortalità era del 35 percento più alto. Per il cancro al seno, il rischio di mortalità era dell’80 percento più elevato. Infine, per il cancro ai polmoni il rischio di mortalità era del 36 percento più alto. Tutte le cifre si riferiscono a un aumento di 10 µg/m3 dell’esposizione al PM2,5.
Gli autori hanno identificato alcune spiegazioni potenziali per l’associazione aumentata: l’inquinamento potrebbe scatenare difetti nella funzione di riparazione del DNA, alterazioni nella risposta immunitaria del corpo o infiammazioni che innescano l’angiogenesi, la crescita di nuovi vasi sanguigni che permette ai tumori di diffondersi. Nel caso degli organi digestivi, l’inquinamento invece potrebbe influenzare il microbiota intestinale e influenzare lo sviluppo del cancro.
Le implicazioni per altre città simili in tutto il mondo sono che il PM2,5 deve essere ridotto il più possibile e il più rapidamente possibile, compresa la quota più piccola e più dannosa, quella ultrafine. L’inquinamento dell’aria rimane una preoccupazione chiara e modificabile per la salute pubblica.
Questo studio segue una revisione del 2013 dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) che ha determinato che ci sono prove sufficienti per affermare che l’inquinamento dell’aria esterna può causare il cancro nelle persone. Infine, si ricorda a chi da false rassicurazioni che, secondo l’OMS, oltre il 99% della popolazione mondiale è esposta e respira aria inquinata (3).
La presenza di grandi fonti di inquinamento a Civitavecchia si associa ad una elevate incidenza di cancro, la politica non può nascondersi perché il suo unico scopo deve essere «Il Bene dei Cittadini». Al prossimo ballottaggio i candidati sindaci, Massimiliano Grasso e Marco Piendibene, guardando negli occhi i Civitavecchiesi, esprimano la loro posizione a riguardo.
Fonte: tcrgiornale