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Pubblichiamo la lettera aperta firmata da numerose personalità, fra cui il Presidente del Comitato Scientifico di ISDE Italia, Agostino Di Ciaula, indirizzata al Presidente della Regione Puglia, per una modifica dell’ordinamento dell’ARPA di quella regione introdotta nella legge di bilancio.

”Per far fronte alle emergenze ambientali del nostro territorio, il Paese ha bisogno di poter contare su organizzazioni tecnico-scientifiche efficienti, autorevoli ed autonome. 

Proprio a questo fine, la legge 132/2016 istituì il Sistema Nazionale di Prevenzione Ambientale (SNPA) unendo in una unica rete funzionale le 21 Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale (ARPA) e l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).

La terzietà del sistema e delle singole ARPA rispetto ai portatori d’interesse è il prerequisito per poter fornire ai cittadini un adeguato servizio di protezione ambientale. 

In questi giorni è stato inserito nella legge di bilancio della Regione Puglia un articolo che modifica la legislazione vigente di ARPA Puglia (legge 6/1999 e s,m.i.) istituendo un Consiglio di Amministrazione (CDA) con tre componenti, di cui uno con funzioni di Presidente. Le funzioni di rappresentanza legaledell’Agenzia, sinora svolte dal Direttore Generale, sarebbero assunte dal nuovo Presidente, il quale, tra le varie funzioni, “coordina, pianifica e indirizza la politica e le attività scientifiche dell’Agenzia” e “garantisce la coerenza dell’azione dell’Agenzia con gli indirizzi strategici e gli atti di vigilanza- sic!. dettati dalla Giunta regionale.”.

In Italia,  attualmente  in nessuna delle 21 ARPA  è previsto un Consiglio di Amministrazione. Nella sola regione Lombardia sino al 2017 era stato attivo un cda, ma la Regione lo eliminò, sostituendolo con un presidente, privo delle funzioni di rappresentanza legale, comunque sempre esercitate, come per tutte le ARPA, dal Direttore Generale. 

Esprimiamo sconcerto rispetto alla decisione della Regione, per motivi di metodo e di merito.

E’ singolare che una modifica così rilevante. così anomala sia stata approvata senza una adeguata partecipazione e informazione dei portatori di interesse ( Magistratura, Sindacati, Associazioni ambientaliste ed imprenditoriali), 

Nel merito l’istituzione di un consiglio di amministrazione compromette irreversibilmente la terzietà non solo di ARPA Puglia, ma dell’intero Sistema Nazionale di Protezione Ambientale; i tre membri del  cda potrebbero farsi portatori di interessi che nulla hanno a che fare con le finalità istituzionali dell’Agenzia.

Nella legge istitutiva di SNPA è indicato che il Consiglio del SNPA è composto da ISPRA e da ciascuna ARPA, col proprio rappresentante legale, sino ad ora il Direttore Generale, ma domani per la Puglia e solo per la Puglia sarà il presidente del cda. 

Siamo sicuri che i portatori d’interesse sopra citati (Magistratura, sindacati, associazioni ambientaliste ed imprenditoriali) apprezzeranno la revoca del provvedimento, una revoca che fortemente auspichiamo.

A meno che non si voglia accettare che l’opinione pubblica pensi che l’ARPA sia lo strumento che suona la musica gradita ai politici della Regione e non l’organo tecnico.scientifico che deve – come ha sempre fatto in modo eccellente – tutelare l’ambiente e la salute umana.”

Luigi Alberga, consulente aziendale, Bari; Michele Albrizio, anatomopatologo,  Bari; Carla Ancona, epidemiologa, Roma; Pasquale Aquilino, medico ginecologo Monopoli (Bari); Giorgio Assennato, epidemiologo, Bari; Aldo Balducci, giurista, Lecce; Giovanni Barca, già dg ARPA Toscana, Firenze; Francesco Bardinella, sindacalista Taranto; Fabrizio Bianchi, epidemiologo, Pisa; Luigi Boeri, ingegnere. La Spezia; Angelo Bonelli, deputato, Roma; Alessandro Bratti, già direttore ISPRA, Ferrara; Francesco Brigati, sindacalista, Taranto; Paolo Bruzzi, epidemiologo, Genova; Franco Bux, già direttore ARESS, Bari; Ennio Cadum, epidemiologo, Pavia; Maria Campese, ingegnere, Barletta; Sonia Cantoni, già dg ARPA Toscana,  Milano; Alfonso Caramazza, full professor of Psychology, Harvard University, Cambridge, USA; Pasquale Cascella, già sindaco di Barletta, Roma; Domenico Cavallo, docente di medicina del lavoro, Università del’Insubria; Alfredo Cervellera, già consigliere regionale, Taranto; Marisa Chiloiro, radiologa Monopoli; Albina Colella, geologa, Lecce; Daniele Contini, Senior Researcher CNR, Lecce; Patrizia Corsi, fisiologa, Bari;  Leo Corvace, ambientalista, Taranto; Nicola Costantino, già rettore POLIBA, Bari; Enzo Coviello, epidemiologo, Bari; Bianca Cudillo, già direttrice DAP Foggia Arpa Puglia, Foggia;  Raffaele d’Amora. già magistrato, Firenze; Fulvio Daris, medico igienista, Udine; Gianluigi de Gennaro, chimico ambientale, Università di Bari; Chiara de Giampaolis, medico del lavoro, Bari; Vito D’Elia, chirurgo vascolare, Bari; Biagio De Marzo, ingegnere, Taranto; Agostino Di Ciaula, presidente comitato scientifico ISDE, Bari; Alfredo Di Leo’, prof. ordinario Gastroenterologia, UNIBA, Bari;  Antonio Distaso, avvocato, Bari; Concetta Fabozzi, dirigente ARPA Lazio, Roma; Stefano Favale, cardiologo, Bari;   Giovanni Ferri, epidemiologo, Locorotondo (Bari), Geppi Fersini, medico igienista, Ferrara; Michele Filippis, già dirigente ASL, Bari;  Donato  Firrao, docente Politecnico Torino; Tommaso Fiore, medico rianimatore, Bari; Franco Fiume, chimico, Noci (Bari); Gianni Florido, già presidente provincia, Taranto; Francesco Forastiere, epidemiologo, Roma; Michele Giugliano, Politecnico di Milano; Maria Antonietta Iannarelli, già dirigente Regione Puglia, Bari; Nicola L’Abbate, medico del lavoro, Bari; Domenico Lagravinese, medico igienista, Bari; Michele Lamacchia, medico del lavoro, San Ferdinando ( BAT);   Antonella Laricchia, consigliere regionale; Imma Lascialfari, ambientalista, Brescia; Gianni Liviano, consigliere comunale, Taranto; Pierluigi Lopalco, docente di Igiene,Unisalento, Lecce; Roberto Lucchini, docente di Medicina del lavoro, Università di Modena; Franco Magno, chimico, Brindisi ;Laura Marasco, avvocato, Lecce; Alessandro Marescotti, ambientalista, Taranto; Doretto Marinazzo, ambientalista, Brindisi; Franco Marzullo, anatomopatologo, Bari; Paolo Marcuccio, medico del lavoro, Bari; Franco Masciullo, medico-ingegnere, Pisa; Enrico Mengascini, già dirigente Arpa puglia, Santeramo ( BA);  Domenico Merlo, epidemiologo, Novi Ligure (AL); Antonella Morga, sindacalista;  Annamaria Moschetti, pediatra, Taranto; Walter Napoli, chimico, Bari;  Beatrice Nico, istologa, Bari; Donato Paglionico, geologo, Bari; Carmine Panella, medico gastroenterologo, Bari; Annamaria Panico, farmacologa, Catania; Biagio Paradiso, già direttore CIMEDOC UNIBA, Bari; Mariagrazia Petronio, medico per l’ambiente, Livorno; Franco Polemio, medico del lavoro, Bari; Rosario Polizzi, chirurgo, Bari; Giovanni Pollicoro, odontoiatra, Bari; Aldo Pugliese, sindacalista, Taranto; Stefano Raccanelli, chimico, Venezia; Franco Roma, medico cardiologo, Bari; Salvatore Romeo, storico, Taranto; Pacifico Ruggiero, già prof. ordinario UNIBA, Bari; Emma Sabatelli, giurista, Bari; Carlo Sabbà, medico internista, Bari; Nicola Sannolo, docente Medicina del lavoro, Napoli; Ennio Scandale, cristallografo, Bari; Salvo Scondotto, epidemiologo, Palermo ; Giuseppe Serravezza, medico oncologo, Lecce; Mario Spagnoletti, storico, Bari; Giacomo Spinelli, ingegnere, Sammichele (Bari); Donato Stefanelli,  sindacalista, Sammichele ( Bari); Mario Tafaro, già Prefetto di Taranto;  Giuseppe Trinchera, ricercatore ISPRA, Roma; Angelo Tursi, biologo marino, Bari; Alfredo Venturini, socialista, Taranto; Emanuele Vinci, medico igienista, Fasano (BR); Michele Virgilio, nefrologo, Bari.