Il dottor Franco Mazza, presidente della ISDE Medici per l’Ambiente – Sezione di Avellino – ha inviato una lettera al Commissario Prefettizio di Avellino, Giuseppe Priolo portando alla sua attenzione l’operato dell’attività dello Stir di Pianodardine, in relazione ai cattivi odori che provengono dalla discarica e investono le abitazioni e le zone adiacenti, comportando un grave danno per le famiglie e per i lavoratori.
“Le scrivo nella consapevolezza di trovare in Lei una persona concretamente attenta alla risoluzione, nella città che si trova ad amministrare, delle problematiche ambientali e di salute pubblica spesso gravi quanto a lungo trascurate o poste in secondo piano – scrive Mazza –. Immagini di camminare verso la porta della sua abitazione ed essere colpito al primo respiro da una puzza insopportabile, di spazzatura che la accompagna ad ogni passo e giunge fin dentro l’abitazione, costringendola anche a chiudere porte e finestre nei giorni più caldi. La problematica dei cattivi odori dello STIR non è circoscritta alle poche decine di metri intorno allo stabilimento“.
“Ci sono centinaia di famiglie che vivono, lavorano, operano nei pressi della stazione ferroviaria, della chiesa e di un intero quartiere cui è chiesto di convivere con una situazione di puzza insopportabile – prosegue la lettera –. Ed è fonte di preoccupazione che la problematica – ci è stato segnalato – sia aumentata per intensità e per estensione dell’area coinvolta dopo i recenti interventi di ampliamento del sito, con l’autorizzazione del sito di trasferenza del rifiuto organico”.
Da qui la richiesta al Commissario Prefettizio di un maggiore controllo: “Le chiedo di esigere il rispetto della legge. Superiamo solo per un attimo le riserve ambientali e di salute pubblica circa l’opportunità di collocare un tale impianto in una posizione non adatta come espresso dalle comunità locali, dalle associazioni e anche all’unanimità dal Consiglio comunale di Avellino1. Ciò che riportiamo alla Sua attenzione in questa sede è il rispetto della legge ovvero delle diverse condizioni e disposizioni in termini di filtraggio delle emissioni odorose, di contenimento in ambienti pressurizzati e di dispositivi tecnici necessari che sono state definite nei regolamenti tecnici e nelle autorizzazioni concesse alle attività. Se si percepisce la puzza di spazzatura a distanza di centinaia di metri dal sito in questione, è legittimo chiedersi se c’è qualcosa che non funziona? Lei ha la responsabilità di prendersi cura dei cittadini avellinesi e di proteggere la loro salute da miasmi e da altre emissioni nell’aria“.
Fonte: sito www.irpianiaoggi.it; clicca QUA per visualizzarlo