Ecco la registrazione dell’audizione di ISDE presso la 13ª Commissione permanente del Senato (Territorio, ambiente, beni ambientali)
Si è svolta martedì 29 marzo 2022 l’audizione sul Disegno di Legge n.2392 “Misure urgenti per la riduzione dell’inquinamento da sostanze poli e perfluoroalchiliche (PFAS) e per il miglioramento della qualità delle acque destinate al consumo umano”.
L’audizione, convocata dalla 13ª Commissione permanente (Territorio, ambiente, beni ambientali) del Senato, per un confronto sui nuovi aspetti legislativi proposti ha visto la partecipazione di Vincenzo Cordiano e di Antonella Litta.
Nel corso dell’audizione in particolare è stato fatto presente che:
- L’assunzione di acqua contaminata rappresenta un innegabile rischio per la salute di tutti e a maggior ragione per la salute dei bambini e specialmente nel periodo gestazionale a causa di sostanze che possono essere in essa contenute come PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), pesticidi, metalli pesanti, microrganismi patogeni, tossine/microcistine, e sempre nuovi inquinanti come le microplastiche, il Bisfenolo A, farmaci ad uso umano e veterinario;
- In ossequio al dettato Costituzionale in materia di salute e prevenzione e al principio di precauzione, come sancito dal Trattato di Maastricht dell’Unione europea, i PFAS come anche il BisfenoloA, la Microcistina-LR, devono avere, nei nuovi e prossimi provvedimenti di legge, il loro valore limite fissato in zero per le acque ad uso potabile;
- Qualora venissero riscontrati valori superiori allo zero per i PFAS, il Bisfenolo A, la Microcistina-LR, le acque in questione dovranno essere considerate come inadatte all’uso umano e si dovranno prendere tutti i provvedimenti necessari per il loro disinquinamento e protezione.
Al termine dell’audizione e dopo un interessante scambio di riflessioni con i senatori della Commissione, il dottor Cordiano e la dottoressa Litta hanno nuovamente auspicato che le normative già esistenti e le prossime, anche in recepimento della Nuova Direttiva Europea in materia di acque potabili, siano tali da garantire davvero una sempre maggiore tutela della salute. Nella convinzione etica e nell’obiettività scientifica che questo può essere ottenuto solo respingendo ogni tentativo di includere nuove sostanze tossiche e cancerogene, che possono essere presenti per Legge nelle acque ad uso potabile anche se entro determinati limiti.
Le ormai storiche e dolorose vicende dell’amianto, dell’arsenico, dell’atrazina, come innumerevoli altre vicende, hanno tristemente insegnato e continuano ad insegnare che per sostanze tossiche, cancerogene, mutagene e ad interferenza endocrina l’unico valore che può tutelare la salute è lo zero nelle acque e nell’ambiente.
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