Il glifosato è il pesticida più utilizzato al mondo, il che è preoccupante poiché i suoi impatti negativi sulla salute umana e sull’ambiente sono ben documentati. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione mondiale della sanità, il gold standard per la ricerca sul cancro, ritiene che l’esposizione al glifosato possa causare il cancro. L’esposizione ai pesticidi a base di glifosato è stata anche collegata ad effetti negativi sullo sviluppo umano, sulla riproduzione e sui sistemi ormonali, secondo le prove della letteratura scientifica indipendente.
Eppure, la Commissione Europea e gli Stati membri hanno avviato il processo per rinnovare l’approvazione al mercato del pesticida, che scadrà a dicembre 2022, per 15 anni. HEAL e i suoi membri hanno precedentemente espresso preoccupazioni specifiche riguardo alle conclusioni preliminari di quattro Stati membri dell’UE secondo cui la sostanza non ha effetti nocivi sulla salute o sull’ambiente e sulla scarsa valutazione di tutte le prove scientifiche disponibili.
L’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) e l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), effettueranno rispettivamente le valutazioni di pericolosità e rischio. Entrambe le agenzie devono svolgere un’analisi obiettiva e indipendente di tutte le prove disponibili e tenere adeguatamente conto della letteratura scientifica pubblicata oltre agli studi di settore. Questo è di grande importanza, perché le loro raccomandazioni avranno un grande impatto sulla proposta che la Commissione europea formulerà per respingere o dare il via libera al rinnovo della licenza per l’uso del glifosato in Europa.
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