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Il responsabile delal sezione ISDE di Milazzo, Giuseppe Falliti, ha scritto questa lettera a: Comando Compagnia Carabinieri Milazzo, Comando P.S. Milazzo, Ill.mo sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Barcellona P.G. (ME), Ill.mo sig. Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, Comando Generale Carabinieri Corpo Forestale, Ministero Ambiente, Ministero Interni, Procura Generale di Messina, Ass.to Territorio Reg. Sicilia, Presidente Regione Sicilia, Presidente Società Italiana Arboricoltura, Presidente Ordine Agronomi di Messina.

“E’ in atto un taglio indiscriminato di Platani e Pini siti in Piazza Marconi a Milazzo in spregio del D.M. Ambiente 10 marzo 2020 (Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde). Tale taglio, poiché non si possono, tagliare e potare alberi, arbusti e siepi nel periodo della nidificazione (marzo – agosto), già vietati per legge (art. 5 della direttiva n. 2009/147/CE sulla tutela dell’avifauna selvatica, esecutiva in Italia con la legge n. 157/1992 e s.m.i.) comporta grave violazione dell’art. 544 bis Codice Penale: Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni.

Le Relazioni tecniche, finora allegate alla delibera per i lavori di riqualificazione di Piazza Marconi, non sono supportate da alcuna V.T.A. (Valutazione Stabilità alberi – Virtual Tree assessment). La recente valutazione tecnica agronomica del 1/8/2023, come da determina n. 1636 del Comune di Milazzo, presentata come presunta prova di “propensione al cedimento” e pericolosità degli Alberi di Piazza Marconi sarebbe l’ennesimo bluff per i seguenti motivi: 1) i tecnici agronomo e geologo nominati con citata determina n. 1636 non sarebbero abilitati alla Virtual Tree Assessment (V.T.A.); 2) La Relazione redatta in seguito a determina n. 1636 presenterebbe numerose inesattezze tecniche perché COPIATA da almeno 13 (tredici) relazioni di siti internet. 3) La Relazione redatta in seguito a determina n. 1636 non è supportata da adeguate prove tecniche come da protocollo Società Italiana di Arboricoltura (S.I.A.) visto che viene citata solo una tomografia elettrica del terreno che NON è validata, appunto, nel protocollo S.I.A. 4) Nella relazione redatta in seguito a determina n. 1636 si cita “ASSENZA DI FITTONE DEI PINI” come presunta causa di propensione al cedimento degli stessi quando, invece, le prove necessarie ed indispensabili per verificare questa indicazione sono i metodi induttivi attivi (trazione controllata) o passivi (sensori di movimento), almeno nel definire dei comportamenti che devono poi essere criticamente interpretati. Nessuno può prevedere [se e] quando si verificherà un cedimento, ma la V.T.A. è finalizzata a valutare, nel miglior modo possibile, la loro propensione al cedimento: la “propensione al cedimento” non può predirne i fattori scatenanti, rappresentati solitamente da eventi meteorologici intensi e non prevedibili, riconducili al caso fortuito previsto dalla normativa vigente (art. 2051 Cod. civ.). Il “rischio zero” di caduta di un (qualsiasi) albero non esiste, come del resto esplicitato dalle “Linee guida per la valutazione delle condizioni vegetative, fitosanitarie e di stabilità degli alberi” del Ministero dell’ambiente.

Si CHIEDE pertanto il blocco immediato dei lavori in atto compiuti dalla ditta Opera Appalti in Piazza Marconi di Milazzo per evitare il perpetrarsi dei delitti sopra citati.”