L’Associazione NoCargo Parma insieme alle principali Associazioni nazionali e locali impegnate nella tutela dell’ambiente e del paesaggio urbano ed extraurbano
presenti in città come WWF, Legambiente, Associazione Internazionale Medici per l’Ambiente – ISDE, FIAB Parma, Associazione Donne Ambientaliste – ADA, Parma Città Pubblica, Comitato Tardini Sostenibile, Manifattura Urbana, I Monnezzari di Parma, Parma Sostenibile, Fruttorti Parma, Amici del Parco e del Casino dei Boschi di Carrega, con la partecipazione delle forze politiche Europa Verde, Movimento 5 Stelle, Possibile, promuove per lunedì 6 novembre alle ore 18 30 con ritrovo in Piazzale Rondani la Manifestazione-Fiaccolata “RIACCENDIAMO LA DEMOCRAZIA” per dire NO all’allungamento della pista dell’aeroporto urbano di Parma e alla realizzazione di un polo cargo che porterà a un aumento dei flussi del traffico aereo e veicolare su Parma con un impatto inquinante sulla qualità dell’aria dell’intera città e sulla salute dei suoi cittadini.
Tutto questo a poco più di un anno da una campagna elettorale in cui era stato garantito da diversi candidati che in Consiglio comunale non si sarebbero votate delibere a favore dell’allungamento della pista e dei voli cargo come invece è accaduto ai primi di ottobre.
La recente delibera della Regione Emilia-Romagna che approva l’intesa con lo Stato in merito alla conformità urbanistica e alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera non modifica il quadro, come si è voluto fare credere, ma anzi sancisce la possibilità di utilizzo cargo dell’aeroporto pur in previsione di livelli di rumore al di fuori dei limiti di legge che potrebbero addirittura portare alla delocalizzazione delle scuole presenti a Baganzola.
Tutto questo si inserisce in un quadro ambientale locale che invece di migliorare peggiora. Parma secondo i dati dell’ultimo Rapporto 2023 sulla qualità dell’Ecosistema Urbano curato dal quotidiano Sole 24 Ore e da Legambiente arretra nella classifica delle città italiane di ben quattro posizioni e si colloca al diciottesimo posto soprattutto a causa della maggiore criticità rilevata nell’inquinamento dell’aria. Parma e i suoi cittadini non si possono dunque più permettere infrastrutture che aumentano l’inquinamento dell’aria e del suo territorio e che sono totalmente in contraddizione con l’impegno di raggiungere la neutralità climatica al 2030 assunto a livello europeo dal Comune.
C’è infatti una Parma democratica, ecologista e pacifista che non si riconosce in modelli di sviluppo economico e produttivo non sostenibili per l’impatto inquinante e tossico che hanno sull’ambiente, sulla qualità dell’aria della città e del suo territorio e sulla salute pubblica di tante cittadine e di tanti cittadini.
Come associazioni e come cittadini non intendiamo arrenderci davanti a decisioni prese dalle amministrazioni, in spregio agli impegni elettorali, che riteniamo sbagliate, dannose e contrarie all’interesse della collettività. Per questo intendiamo aggiornare ed integrare il ricorso al TAR già depositato contro il parere di compatibilità ambientale del progetto e lanciare una petizione al Parlamento Europeo affinché, in quella sede, si verifichi il rispetto delle norme europee in materia di aiuti di stato e la coerenza del progetto con gli obiettivi di qualità dell’aria e gli impegni di neutralità climatica assunti dal Comune.
La partita dell’aeroporto non è ancora chiusa.
Serve una mobilitazione civica che tenga viva e aperta la strada del bene comune.
Per questo il 6 novembre alle ore 18.30 con ritrovo in Piazzale Rondani abbiamo indetto la manifestazione “RIACCENDIAMO LA DEMOCRAZIA” per la difesa dell’ambiente e della salute pubblica di Parma e dei suoi cittadini.