La denuncia e l’allarme proviene da Vincenzo Santonicola, presidente dell’associazione medica societa’ scientifica Anardi e consigliere regionale di ISDE Campania.
A Scafati si muore: il nostro fiume Sarno è senza dubbio tra i più inquinati e, giorno dopo giorno, ci espone a gravi rischi per la nostra salute. Siamo davanti ad una vera e propria emergenza ambientale e sanitaria che interessa più comuni attraversati dal Sarno e avvelenati dalle acque inquinate da gente senza scrupoli”. La denuncia e l’allarme proviene da Vincenzo Santonicola, presidente dell’associazione medica società scientifica Anardi.
La riflessione
“Come medico, come Presidente dell’Associazione Medica Società Scientifica Anardi e come Consigliere Regionale dell’ISDE (Medici per l’Ambiente) ritengo necessaria una mobilitazione popolare. Assistiamo all’aumento esponenziale dei tumori polmonari, pancreatici, del colon retto, della prostata, dell’utero, della mammella e di quelli della pelle, tra i più gravi il melanoma. Non possiamo restare a guardare nell’attesa che i nostri burocrati-amministratori regionali oltre a dire e annunciare, prendano invece reali provvedimenti. Una cosa è certa, da soli non si va da nessuna parte: l’unione fa la forza, ma dà soprattutto la forza. Ci vogliono interventi urgenti che diano segnali forti e soluzioni concrete. Ci troviamo di fronte ad azioni illegali, coperte da chi lucra, e destinate a farci sprofondare in un baratro senza via d’uscita: la morte. Il fiume Sarno nel comune di Scafati è solo parte dell’inquinamento ambientale al quale assistiamo da anni in quanto è la vasca di raccolta di tutte le acque che arrivano da altri comuni della provincia di Salerno, Avellino e Napoli, dove vengono sversate sostanze cancerogene. Si sta provvedendo ad effettuare una mappatura di tutti gli scarichi fognari e non solo, sia delle civili abitazioni che delle aziende. L’ ARPAC deve assolutamente procedere alle ispezioni/sanzionatorie dei 33 comuni interessati del bacino idrogeologico del fiume Sarno. La Regione ed i suoi diretti interessati, iniziando dal Governatore, si devono muovere e non continuare a tenere nascosta la testa sotto la sabbia. Nel nostro territorio siamo dinanzi ad un’emergenza che vede convogliate le acque e i veleni di molti comuni su Scafati. Pensate che ancora oggi i nostri campi agricoli sono “nutriti” dai fanghi velenosi del fiume Sarno. Non possiamo e non dobbiamo più assistere impotenti alle morti causate da questo disastro ambientale. Dobbiamo scendere in campo tutti uniti e dimostrare ai nostri governanti regionali che non siamo più disposti a subire e ad assistere passivamente alle morti provocate da un inquinamento killer”.
Fonte: SalernoToday