Sono stati identificati i test animali previsti dalle linee guida OCSE ripetuti più volte per stabilire la riproducibilità della tossicità orale acuta e tossicità cutanea, dell’irritazione oculare e cutanea, della mutagenicità e della sensibilizzazione cutanea.
Molte sostanze chimiche sono state testate più di una volta, alcune spesso in modo scioccante: ad esempio, uno dei test sugli animali spesso contestati è il test di Draize (irritazone oculare), in cui da più di 70 anni le sostanze chimiche da testare vengono somministrate negli occhi dei conigli. Due sostanze chimiche sono state testate più di 90 volte, 69 sostanze chimiche sono state testate più di 45 volte.
Questa sperimentazione animale eccessiva e ridondante ha facilitato una valutazione della riproducibilità dei test prescritti dalle linee guida dell’OCSE, basati su centinaia di sostanze chimiche per ciascun endpoint.
E’ emerso che la probabilità che un test animale fornisse lo stesso risultato quando ripetuto, era relativamente bassa.
Un database ampliato con oltre 866000 proprietà chimiche/rischi per la salute è stato utilizzato come base per l’apprendimento e per modellare i rischi per la salute e le proprietà chimiche. I nuovi modelli che ne derivano raggiungono precisioni e valori di riproducibilità migliori di quelli forniti dai modelli animali per l’identificazione delle sostanze tossiche. Tali test potrebbero essere eseguiti mediante previsione in silico con minori costi, in minor tempo, e senza sacrificare animali.