Clean Cities è una coalizione europea di ONG e gruppi di base che mira a incoraggiare le città a passare alla mobilità a zero emissioni entro il 2030, a cui ha recentemente aderito anche ISDE Italia.
Quasi tre europei su quattro vivono nelle città, dove si concentra anche la maggior parte delle attività economiche e dei consumi. La transizione energetica ed ecologica, quindi, passa necessariamente per le aree urbane. A partire da come ci muoviamo. Il settore dei trasporti, infatti, contribuisce a un quarto delle emissioni di gas serra in Italia e in Europa, ed è l’unico ad aver registrato un aumento delle emissioni dal 1990.
La campagna promuove la mobilità attiva, condivisa ed elettrica per un futuro urbano più vivibile e sostenibile, che richiede anche l’eliminazione graduale dei veicoli inquinanti dalle città entro un decennio.
Fra le iniziative promosse da Clean Cities in Italia, il rapporto e la campagna “Non siamo un pase per bici” (ma lo possiamo diventare); l’iniziativa Streets for Kids, affinché bambine e bambini possano andare a scuola a piedi, in bicicletta e in monopattino ogni giorno, senza essere costretti a respirare aria inquinata e ad attraversare strade pericolose; il rapporto sulle Zone a Basse Emissioni presenti nelle città europee e che si intende sviluppare sempre più nell’ottica della decarbonizzazione; il City Ranking della mobilità sostenibile nelle città europee; i rapporti, realizzati in collaborazione con Leganmbiente, per chiedere un cambio di passo negli impegni per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Le città devono affrontare con urgenza la duplice crisi dell’inquinamento atmosferico e delle emissioni di anidride carbonica prodotte dal trasporto su strada, nel tentativo di rispettare gli impegni assunti per ridurre l’esposizione all’inquinamento dell’aria e garantire un clima stabile.
L’inquinamento atmosferico causa almeno 300.000 morti premature ogni anno in Europa. Può colpire quasi tutti gli organi del corpo ed è associato a un elenco impressionante di problemi di salute, tra cui il cancro ai polmoni, l’asma, l’arresto della crescita polmonare nei bambini e le malattie cardiache. Una ricerca della European Public Health Alliance mostra che in diverse città europee i costi sanitari dell’inquinamento atmosferico superano di gran lunga i 1.000 euro all’anno pro capite.
Decarbonizzare la mobilità urbana e ridurre l’inquinamento dell’aria nelle nostre città non deve andare a scapito dei più vulnerabili e delle famiglie a basso reddito. Per fortuna ci sono soluzioni provate, semplici e rapide da implementare, che consentono una transizione giusta verso città meno inquinate e a zero emissioni.
Questa è la conclusione del rapporto “Win-Win: 5 fast and fair solutions for cleaning up urban transport” lanciato dalla campagna Clean Cities. Il rapporto illustra le cinque principali misure che gli amministratori locali possono adottare per far sì che le politiche di mobilità urbana sostenibile – come le zone a basse e zero emissioni – tengano conto delle esigenze dei gruppi vulnerabili della società.
Il rapporto propone una serie di soluzioni per gli amministratori locali, pensate per trovare un equilibrio tra i benefici complessivi per la salute derivanti dalle politiche per la mobilità sostenibile e gli impatti a breve termine dei cambiamenti introdotti. Le cinque soluzioni principali sono:
- Schemi di rottamazione
- Riduzione del costo di acquisto delle biciclette
- Trasporto pubblico più accessibile
- Centri di mobilità sostenibile nelle periferie
- Noleggio sociale dei veicoli elettrici
Ciascuna delle soluzioni proposte nel rapporto è corredata da numerosi casi studio ed esempi di come sono state applicate in varie città europee, del loro impatto e del rapporto costi-benefici di ciascuna.