VENAFRO – Inquinamento della Piana di Venafro, la consigliera comunale Anna Ferreri rileva come la vicenda sia arrivata attraverso un’interrogazione all’Europarlamento grazie alla mobilitazione di alcuni cittadini di Venafro e dei consiglieri dei gruppi di opposizione.
In un comunicato stampa la Ferreri infatti dichiara che “nel recente Consiglio Comunale monotematico non abbiamo ricevuto alcuna risposta, se non rassicurazioni generiche che non puntano alla soluzione del problema, sia da parte dell’Amministrazione che da parte dell’assessore regionale all’ambiente. Ma tali atteggiamenti dilatori, mirati solo ad affossare il problema, non ci fermano e guardiamo all’Europa, promuovendo una petizione che sarà presentata nei prossimi giorni. Intanto, grazie all’europarlamentare Rosa D’Amato, del gruppo Verdi d’Europa, si è potuta già presentare al Parlamento di Bruxelles un’interrogazione a risposta scritta che punta il dito sul ruolo che la Regione Molise, il Comune di Venafro, i Comuni limitrofi, e gli altri enti preposti avrebbero dovuto e devono svolgere per ridurre le emissioni di agenti inquinanti”.
Nell’ l’interrogazione presentata al Parlamento Europeo dai Verdi si sottolinea come “nella Piana di Venafro insistono, a poca distanza, l’inceneritore di Pozzilli ed il cementificio di Sesto Campano. Per il presidente dell’Isde Molise (medici per l’ambiente) Bartolomeo Terzano le malattie neuro cardiovascolari e respiratorie croniche sono legate alla presenza di valori di Ossidi di Azoto (NOx) e Polveri sottili (PM2,5). Lo studio epidemiologico, pubblicato dal Comune di Venafro in data 03/08/2022, ha rilevato una forte incidenza di malattie cardiovascolari che potrebbero essere collegate alle alte percentuali di cadmio riscontrate dalla Procura di Isernia. A caratterizzazione delle polveri sottili del giugno/Iuglio e dicembre 2021 ha fatto seguito Relazione ISPRA, pubblicata con ritardo. Le zone contaminate da Cadmio sono abitate e in parte destinate alla produzione di grano ed olive, ma nessun ente pubblico è intervenuto per tutelare ambiente e salute. Il Procuratore Capo presso il Tribunale di Isernia ha rilevato criticità sul sistema di controllo emissioni, mentre in altri sono state rilevate violazioni dell’AIA sia per il depuratore di Pozzilli che per Colacem ed HERAmbiente” e prosegue chiedendo alla Commissione di “verificare se, nella Regione Molise, siano stati rispettati gli articoli 8, 15, 16 e 17 della Direttiva 2010/75/UE, nonché l’art. 6 della direttiva 2004/85/CE” aggiungendo la richiesta di verificare se essa possiede i dati aggiornati del Registro
dei tumori di Isernia” L’avvocato Anna Ferreri nell’interrogazione parlamentare fa riferimento alla Direttiva europea n.75 del 2010 che è quella riguardante le emissioni industriali e che stabilisce in caso di superamento dei valori limite di emissione anche la sospensione dell’esercizio degli impianti. “Vediamo se le rassicurazioni che ci sono state fornite – conclude la Ferreri – convincono l’Europa”
I riflettori sulla questione ambientale della Piana di Venafro devono continuare a funzionare e a restare accesi. La distrazione su un tema così delicato non è più ammessa, tantomeno la superficialità e la colpevole incoscienza.
Fonte: molisenetwork