Oggi 4 ottobre 2023 la Corte di Giustizia Europea ha stabilito che il divieto dal 2019 per l’uso del pesticida organofosfato clorpirifos-metile a livello UE rimane in vigore. Ciò fa seguito a una causa legale contro la Commissione Europea da parte di Ascenza Agro e Industrie Afrasa, produttrici del pesticida, che hanno contestato la qualità e la legalità della valutazione scientifica che ha portato al divieto.
Natacha Cingotti, responsabile del programma Salute e sostanze chimiche presso HEAL, esulta: “La sentenza odierna che conferma il divieto del clorpirifos-metile è una vittoria significativa per la salute degli europei. Le preoccupazioni relative alla neurotossicità e alla genotossicità non sono concetti astratti, stiamo parlando di effetti irreversibili che attraversano le generazioni, come il deterioramento dello sviluppo e del funzionamento sano del cervello, nonché il potenziale sviluppo del cancro”.
Due gravi preoccupazioni per la salute erano al centro della valutazione che ha portato al divieto del
clorpirifos-metile: la sua capacità di influenzare lo sviluppo del cervello (neurotossicità dello sviluppo) e la sua capacità di causare danni al DNA (genotossicità), entrambi potenzialmente portando a effetti avversi attraverso le generazioni.
Le principali lacune e difetti nei dati nel dossier industriale presentato per la riapprovazione del pesticida
hanno fatto sì che i valutatori non potessero escludere la possibilità di impatti significativi sulla salute.
Pertanto, le autorità non avevano altra scelta che colmare le lacune nei dati sul clorpirifos-metile attraverso un approccio read-across, utilizzando i dati di una sostanza simile, il clorpirifos, anch’essa in fase di rivalutazione all’epoca. Al termine di un lungo processo, per entrambe le sostanze sono rimaste le stesse preoccupazioni riguardo alla neurotossicità e alla genotossicità, portando ai rispettivi mancati rinnovi nel dicembre 2019, che i produttori dei pesticidi hanno poi deciso di impugnare davanti al Tribunale Europeo.
HEAL (Health adn Environment Alliance) è comparsa in tribunale nel settembre 2022, sostenendo che la decisione contro il rinnovo dell’accesso al mercato dell’UE per il clorpirifos-metile era supportata da solide prove scientifiche e pienamente in linea con le disposizioni legali dell’UE applicabili. Sia il governo francese che quello danese sono intervenuti nei procedimenti legali a sostegno del divieto.
Natacha Cingotti, responsabile del programma Salute e prodotti chimici presso HEAL, afferma: “Secondo la legge sui pesticidi, spetta all’industria dimostrare la sicurezza della propria sostanza. La Corte chiarisce che quando l’industria non riesce a fornire dati di qualità per farlo, le autorità hanno il diritto di integrare la loro valutazione con l’uso dell’approccio read-across e trarre conclusioni normative su questa base. Si tratta di una giurisprudenza importante per supportare in futuro una valutazione più rapida dei composti dannosi attraverso un migliore utilizzo dei dati esistenti a livello di gruppo chimico e per garantire che la legge sui pesticidi raggiunga i suoi obiettivi di protezione della salute e dell’ambiente senza consentire deplorevoli sostituzioni”.
Questa sentenza storica del tribunale:
- Rigetta tutte le eccezioni avanzate dai ricorrenti dell’industria;
- conferma che la dichiarazione dell’EFSA sull’esito della valutazione della salute umana del clorpirifos-metile equivale a una conclusione;
- conferma che il principio di precauzione può essere applicato durante la fase di valutazione del rischio e che le autorità lo hanno utilizzato legittimamente;
- conferma che il ricorso da parte delle autorità agli approcci read-across per colmare le lacune nei dati riguardanti la neurotossicità e la genotossicità è stato legittimo e sufficientemente affidabile da un punto di vista scientifico e che contribuiscono a ridurre la sperimentazione sugli animali;
- conferma che le autorità hanno utilizzato legittimamente l’approccio basato sul peso della prova.
Nelle prossime settimane verrà fornita un’analisi più dettagliata della sentenza del tribunale.